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Iraq: lettera delle donne afgane alle irachene
Diritti umani
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Una organizzazione di donne afgane Afghan Women's Network (AWN) ha indirizzato una lettera aperta alle donne irachene partecipi nello sforzo di riorganizzazione del loro Paese. L'Ong invita le donne dell'Iraq a intervenire attivamente al processo di ricostruzione per assicurare libertà a loro stesse e ai loro figli.
Le donne di AWN sono impegnate in Afghanistan a sostenere con forza i loro diritti affinchè siano riconosciuti e inclusi nella nuova costituzione afgana consentendo anche alle donne l'accesso a posizioni di governo. Già alcuni significativi progressi sono stati ottenuti: il Ministero per le politiche femminili e il Ministero della commissione per i diritti umani sono diretti da due donne, mentre molte altre partecipano allo Loya Jirga (Consiglio dei leader tribali).
Tuttavia ancora molti ostacoli impediscono alle donne di assumere un maggior ruolo nella società: il più serio tra questi - precisa Afghan Women's Network - è proprio legato alla difficoltà da parte dei padri, mariti, signori della guerra di accettare le emancipazioni femminili al punto di minacciare perfino l'incolumità fisica delle donne che rivendicano i loro diritti.
L'invito rivolto alle donne irachene è quindi quello di cominciare, ora che l'attenzione internazionale è ancora concentrata sulla ricostruzione del loro paese, ad assumere un ruolo decisionale assicurandosi che vengano attuate tutte quelle misure di sicurezza per garantire loro la libertà.
In un Paese in cui il 20% della popolazione vive in estrema povertà, la situazione per donne e bambini in Iraq è comunque difficile. Secondo Save The Children in Iraq la percentuale di analfabetismo femminile raggiunge il 45% e le donne rappresentano solo il 20% della forza lavoro.
Fonti: Afghan Women's Network, Save The Children.