Finanziaria 2004, le richieste delle Ong

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In seguito all'incontro tenutosi ieri pomeriggio tra il Tavolo Parlamentare di consultazione e i rappresentanti del Terzo Settore, l'Associazione delle ONG Italiane denuncia l'assoluta mancanza nel testo presentato dal Governo delle proprie richieste riguardo alla Legge Finanziaria 2004.

Considerando che il Governo disattende i propri impegni non mantenendo nemmeno il fondo destinato all'Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) al livello di quello stanziato nel 2003 - ovvero lo 0,19% del PIL - giustificando oltretutto un mancato aumento di questa percentuale con la difficile congiuntura economica in atto, considerando che la situazione economica internazionale non era certo migliore quando a Monterrey il nostro governo si era impegnato a stanziare per il 2004 lo 0,27% del PIL a favore dell'APS. Ritenendo infine che se vi è una difficile congiuntura economica ciò è vero anche per gli altri paesi europei, alcuni dei quali non solo non hanno diminuito i fondi destinati alla cooperazione internazionale, ma al contrario le hanno aumentate, l'Associazione delle ONG Italiane si ritiene tradita da questo Governo che non mantiene assolutamente le promesse.

E' dunque con il dovuto senso di responsabilità e ragionevolezza che l'Associazione delle ONG Italiane, nella persona del suo Presidente Sergio Marelli, ha chiesto a tutti i Parlamentari, di maggioranza e di opposizione, di farsi promotori di una serie di emendamenti alla Legge Finanziaria. In particolare le Ong chiedono che:

i fondi destinati all'Aiuto Pubblico allo Sviluppo vengano portati al 0,27% del PIL venga abolito il Fondo di riserva di 1.200 milioni di Euro destinato alle cosiddette missioni internazionali di pace vengano inserite misure di defiscalizzazione per i volontari impegnati in progetti di Ong e nei progetti di servizio civile il meccanismo della cosiddetta Detax venga sostituito dall'introduzione della defiscalizzazione delle donazioni in favore delle Ong fino al 10% del reddito imponibile le risorse necessarie per gli impegni di cui sopra vengano reperite con meccanismi quali la tassazione sulla speculazione finanziaria (la Tobin Tax), riguardo alla quale alcuni disegni di legge sono già stati depositati in Parlamento.

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