Swaziland: elezioni in regime di monarchia assoluta

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Si vota in questi giorni nella piccola monarchia assoluta dell'Africa australe. E' prevista un'altissima percentuale di astensionismo. Secondo "The Times of Swaziland" questa sarebbe "l'ultima chance per salvare questo paese dall'autodistruzione".

Così titola il principale quotidiano del paese. Ma un pesante sarcasmo domina la tornata elettorale: alcuni dei candidati dichiarano hanno dichiarato che l'unico compito a cui saranno chiamati gli eletti in parlamento sarà quello di "comprare un fuoristrada con un prestito a basso interesse del governo". Di fatto il parlamento swazi è svuotato di ogni prerogativa democratica ed il sovrano lo utilizza quale organo consultivo personale per le decisioni importantied ha il potere di scioglierlo in ogni momento qualora le posizioni espresse non fossero più gradite.

Secondo alcuni osservatori locali nonostante l'appello dei giornali e del regime saranno pochi i cittadini che si recheranno alle urne, consci del ruolo minimale che il parlamento assolve. Nelle elezioni del 1993 solo il 13% dei votanti si recò alle urne e nel 1998 il boicottaggio delle elezioni indetto dai gruppi "pro-democrazia" fu parzialmente neutralizzato dagli sforzi compiuti dal governo per invitare i cittadini alle urne. Nel frattempo il segretario generale del Commonwealth ha inviato un di esperti per seguire ed osservare da vicino la tornata elettorale.

Urne aperte quindi per il milione o poco più di sudditi di re Mswati III, il 35enne sovrano dalle 11 mogli al potere dal 1986 in un Paese afflitto da povertà cronica e con uno dei più alti tassi di Aids dell'intero continente africano. Dalla sua ascesa al potere Mswati ha semplicemente rafforzato il proprio potere, incurante delle richieste avanzate dai gruppi della società civile che chiedono maggior partecipazione democratica nelle scelte politiche fondamentali del Paese. [DS]

Altre fonti: The Times of Swaziland.

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