Iraq: a Falluja cecchini Usa e cluster bomb

Stampa

Fonti verificate hanno segnalato la presenza di tiratori scelti americani a Falluja. Da piu' giorni, i cecchini controllano gli ingressi della citta' e la strada principale. Secondo piu' fonti, tiratori scelti sono appostati anche di fronte agli ospedali e ai centri sanitari, mirando ai feriti e ai soccorritori che accedono alle strutture sanitarie. "Ci sono cecchini americani sui tetti - conferma Joe Wilding, giornalista indipendente, entrata a Falluja due giorni fa - In ospedale ho incontrato una donna che stava cercando di abbandonare la citta'. Viaggiava in macchina e sventolava un fazzoletto bianco per essere riconosciuta. Le hanno sparato. In ospedale teneva ancora stretto il fazzoletto".

Sono stati inoltre riportati almeno due casi accertati di cecchini che hanno aperto il fuoco contro ambulanze. "Sono entrato a Falluja due giorni fa - spiega David Martinez, un videoperatore freelance - Ero a bordo di una ambulanza con altri colleghi internazionali. Stavamo andando a casa di una famiglia irachena. Dovevamo assicurare il trasporto fino all'ospedale a una donna incinta che stava per partorire. Ci hanno sparato, nonostante stessimo viaggiando su un'ambulanza". Oltre alla grave violazione delle convenzioni internazionali per la protezione delle vittime di guerra, la presenza di cecchini impedisce il soccorso e l'evacuazione dei feriti, rendendoli molto rischiosi.

Sia Joe Wilding sia David Martinez hanno raccolto dalla strada il corpo di un uomo colpito alle spalle. "Era un anziano, stava camminando, non era armato e gli hanno sparato da dietro - spiegano Wilding e Martinez - La famiglia, terrorizzata, non ha potuto soccorrerlo, per paura di essere colpita". "Molti feriti muoiono per la strada perche' non vengono soccorsi in tempo", aggiunge David Martinez. Alcuni testimoni parlano anche di feriti da cluster bomb. L'uso di bombe a grappolo, vietato dalle convenzioni internazionali, e' stato riportato da piu' fonti presenti a Falluja e dal personale sanitario operativo nella citta'.

Ultime su questo tema

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

2 ottobre 2025: Sosteniamo l’umanità

02 Ottobre 2025
Giornata internazionale della Nonviolenza: "Sta per andare a fondo. Bisogna salvarla. L’umanità è in pericolo. La nonviolenza può essere l’appiglio cui aggrapparsi: sosteniamo l’uman...

Dossier - Riconoscere la Palestina: perché il mondo sta cambiando posizione

01 Ottobre 2025
Nell’estate-autunno 2025 alcuni tra i più rilevanti Paesi occidentali hanno deciso di riconoscere lo Stato di Palestina. (Giacomo Cioni)

Le lotta delle comunità amazzoniche del Perù

30 Settembre 2025
La lotta delle comunità indigene e contadine del Conaccunay per proteggere l’Amazzonia peruviana dura da oltre vent’anni. (Monica Pelliccia)

Video

Riots in Burma and Tibet