Cecenia: appello per due giovani attiviste arrestate

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I familiari e amici delle attiviste per i diritti umani cecene Larissa Temirsultanova e Shadishat Yusupova si sono rivolti con urgenza all'Associazione per i Popoli Minacciati (APM): secondo familiari e amici, le due giovani donne sono state arrestate il 4 gennaio in Cecenia, alla frontiera tra Azerbaijan e Russia. Da allora si è persa ogni traccia delle due donne. La 21-enne Larissa Temirsultanova è collaboratrice dell'organizzazione partner dell'APM "Eco della guerra", gestita da Zainap Gashajeva. La 22-enne Shadishat Yusupova invece lavora per l'organizzazione per i diritti umani cecena "Nijso". Preoccupata per la vita delle attiviste, l'APM si è rivolta ai 25 ministri degli esteri europei, alla Commissione dell'UE e al Comitato per i diritti umani e gli aiuti umanitari del parlamento tedesco affinché si interessino velocemente del destino delle due donne. Sono già troppi gli attivisti per i diritti umani ceceni assassinati, deportati, arrestati e torturati.

Da fine novembre 2004 Larissa Temirsultanova e Shadishat Yusupova si trovavano in Azerbaijan dove lavoravano insieme ad attivisti per i diritti umani azerbaigiani a un nuovo progetto che prevede la costruzione di diverse scuole materne in Cecenia. Secondo i genitori, Larissa Temirsultanova avrebbe comunicato il 3 gennaio alla sorella Lisa di essere in procinto di tornare da Baku a Grozny. Secondo Zaran Mashadscev, responsabile dell'organizzazione "Nijso", i servizi segreti russi avrebbero informato telefonicamente l'organizzazione dell'arresto delle due attiviste. Dall'inizio della seconda guerra cecena nel 1999, almeno 13 attivisti per i diritti umani ceceni sono stati uccisi e altro sei sono spariti. 19 attivisti sono stati torturati o picchiati, altri 19 sono stati arbitrariamente arrestati. Ci sono inoltre 69 rapporti che parlano di persecuzione, minacce e altre repressioni nei confronti di attivisti per i diritti umani in Cecenia

Fonte: Associazione per i Popoli Minacciati (APM).

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