Unicef: cinque priorità per il 2004

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L'Unicef ha iniziato il nuovo anno sottolineato cinque gravi problemi che affliggono i bambini nel mondo: sopravvivenza, Aids/Hiv, guerre, sfruttamento e mancanza di aiuti e investimenti. "Devono essere assunti come priorità a livello globale con l'impegno a fare di più" - ha sottolineato Carol Bellamy, Direttore Esecutivo dell'Unicef durante la Conferenza stampa di presentazione nella sede dell'organizzazione a New York.

L'elenco delle cifre è freddo, ma rende l'idea del problema. Quasi 11 milioni di bambini muoiono ogni anno prima di raggiungere i cinque anni, decine di milioni rimangono fisicamente o mentalmente disabili per mancanza di cibo durante l'infanzia; malattie curabili o prevenibili come il morbillo, la malaria e la diarrea sono tutt'oggi tra le maggiori cause di mortalità infantile. Oltre la metà delle persone colpite da Aids/Hiv sono giovani con meno di 25 anni e tra queste le ragazze sono in maggior numero. I bambini rimasti orfani a causa dell'Aids sono 14 milioni dei quali 11 milioni vivono nell'Africa sub-sahariana dove, continuando il trend attuale, saranno oltre 20 milioni nel 2010.

Negli ultimi dieci anni, oltre 2 milioni di ragazzi sono deceduti a causa di guerre e oltre 6 milioni di bambini hanno riportato conseguenze irreparabili come mutilazioni. Si stima che siano oltre 20 milioni i ragazzi e le ragazze costretti a fuggire a causa della guerra e oltre 1 milione i bambini rimasti orfani o separati dalle proprie famiglie e oltre 300mila sono forzatamente impiegati come "ragazzi soldato" in trenta paesi del mondo. Centinaia di milioni di bambini sono vittime di abusi e violenze e oltre 2 milioni, in prevalenza bambine e ragazze, sono vittime del commercio per sfruttamento sessuale. Oltre 246 milioni di ragazzi sono costretti a lavorare e 171 milioni di questi in lavori faticosi e in condizioni pericolose.

"Occorrono maggiori investimenti specifici per i ragazzi e la priorità va data all'istruzione che è il miglior investimento che un paese possa fare per il proprio futuro" - ha sottolineato il Direttore Esecutivo dell'Unicef che ha ricordato il recente Rapporto su "La condizione dell'infanzia nel mondo 2004" dove l'organizzazione presenta tra gli altri l'impegno di aumentare il numero di bambine che vanno a scuola.

L'Unicef è anche impegnata sul fronte delle emergenze umanitarie come il recente terremoto che ha colpito l'Iran, ma - ha sottolineato Carol Bellamy - "troppo spesso le condizioni di vita di milioni di bambini non fanno notizia". [GB]

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