Unesco: Educazione per tutti - Report 2003/4

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E' uscito il Rapporto 2003/4 di monitoraggio per 'Educazione per Tutti', che valuta lo stato dell'educazione, della disuguaglianza di accesso all'istruzione nel mondo. Questo rapporto è parte del monitoraggio dell'impegno da 164 paesi al World Education Forum, a Dakar, Senegal, nell'aprile del 2000.

In nessuna società le donne hanno le stesse opportunità degli uomini. Lavorano in media più ore e sono pagate meno. La loro scelta su come spendere il proprio tempo, sia a lavoro che nel tempo libero, è molto meno libera di quella degli uomini. Queste disparità generano delle enormi differenze su quanto poi le donne possano da un lato contribuire allo sviluppo della società e dall'altra trarne benefici.
Queste disuguaglianze sono profondamente radicate e necessitano di particolare attenzione, se si vogliono rispettare i temi per raggiungere gli obiettivi dell'accordo "Educazione per tutti" (EFA) preso da 164 paesi al World Education Forum, a Dakar, Senegal, nell'aprile del 2000.

Circa il 57 per cento degli stimati 104 milioni di bambini di età scolare che non vanno a scuola sono femmine. La parità fra i generi rimane un obiettivo lontano ancora per 54 paesi, di cui 16 subsahariani, l'India e il Pakistan.

 

- Secondo il rapporto, i paesi in cui l'accesso all'istruzione da parte delle donne è più scarsa, sono il Ciad, lo Yemen, la Guinea Bissau, il Benin, il Niger, l'Etiopia. (vedi le tabelle 5 e 7 delle Statistiche annesse al Rapporto)

Per quel che riguarda l'Europa e il Nord America, dopo un secolo da quando è stata introdotta l'educazione obbligatoria, i "paesi industrializzati" non hanno ancora raggiunto un livello di alta qualità di educazione per tutti. Molti continuano ad avere al proprio interno problemi di ineguaglianza, di gruppi marginalizzati, di educazione di bassa qualità.

"Comunque sarebbe sbagliato dire che l'obiettivo di raggiungere le pari opportunità nell'educazione sia irraggiungibile. Se le due sfide principali - di ridurre i costi per mandare le bambine a scuola e scoraggiare l'impiego di bambini per il lavoro - venissero affrontate radicalmente, i paesi firmatari dell'impegno potrebbero raggiungerlo", spiega C. Colclough, direttore responsabile del Rapporto.

Il movimento Education For All, nato nel 1990 durante la conferenza di Jomtien, riporta le considerazioni fatte dalle Nazioni Unite durante tutti questi anni e sottolinea come da un lato il mancato accesso all'istruzione dei bambini porti a un'intricata rete di violazioni dei diritti umani, dall'altra cerca di analizzare l'esclusione dall'istruzione come fattore dovuto alla scuola stessa, alla burocrazia scolastica e alle politiche nazionali sull'istruzione.

Il rapporto di monitoraggio per "Educazione per Tutti" è stato preparato da un team internazionale indipendente, presso il centro Unesco di Parigi. [MB]

Altre fonti: UNESCO

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