Italia: riaprono i manicomi?

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Prosegue l'iter parlamentare della proposta di legge targata "Burani Procaccini" volta a riformare la 180/1978, nota come "legge Basaglia". Dissenso rispetto alle proposte di riforma era già emerso nel 2001, quando era stata resa pubblica la prima versione della proposta di legge. In quell'occasione alle critiche espresse dalla maggioranza delle associazioni di psichiatri, da psicoterapeuti dei più diversi orientamenti, dalla quasi totalità delle associazioni dei familiari, dalla maggior parte dell'universo associativo, del non profit e della Cooperazione sociale si erano unite le voci anche di esponenti della stessa maggioranza di Governo.

L'esame in Commissione della proposta di legge "Burani Procaccini" era stata bloccata più di un anno fa in attesa dell'approvazione della legge sulla devolution. Ora il suo percorso riparte. Oggi è infatti prevista la Convocazione della XII Commissione Affari sociali, al cui termine il Comitato Ristretto discuterà di Prevenzione e cura malattie mentali.

Confermate dunque le voci ufficiose di una ripresa del moto di riforma della legge Basaglia. "E nuove voci parlerebbero di una possibile accelerazione improvvisa da parte del Governo Berlusconi - si afferma in una nota della cooperativa Itaca - che potrebbe far approdare alla Camera per la discussione il disegno di legge entro il mese di marzo. La proposta di legge "Burani Procaccini" è stata infatti riformulata per l'ennesima volta, tanto che il nuovo testo accorperebbe altre proposte o contributi. Voci non confermate affermano infatti che vi sarebbero tre altri firmatari, appartenenti a Fi, Udc e Lega Nord".

Tra le associazioni scese in campo contro la riforma della legge anche la Caritas. Secondo quest'ultima la nuova proposta tende a punire e penalizzare le persone affette da patologia mentale, rifocalizzando l'attenzione sulla pericolosità del malato, sulla necessità della sua esclusione dal contesto di vita quotidiana ed elencando una serie di procedure di tipo giudiziale. Si lamenta anche una cultura incentrata sul ricovero ospedaliero e la mancata considerazione, nella proposta di legge, delle rappresentanze di organismi di volontariato e di tutela dei cittadini. [DS]

Altre fonti: Cooperativa Itaca.

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