Italia: devastata la sede dell'Opera Nomadi

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La nuova sede dell'Opera Nomadi di Milano è stata devastata nella notte del 30 dicembre scorso. I locali, concessi in affitto dal Comune di Milano, hanno subito danni gravi, così come gli arredi, le attrezzature e il materiale documentario dell'archivio. Gli atti vandalici sono stati "firmati" con scritte fasciste, svastiche e croci celtiche.

La nuova sede, nata grazie ad un finanziamento dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e con l'aiuto delle Comunità Rom, era destinata ad ospitare un Centro permanente di documentazione sulla "Porrajmos", la persecuzione nazifascista contro i Rom, oltre ad un Osservatorio sulla Discriminazione. Se rom in roman㭀 significa "uomo libero", per gli antichi figli del vento, nonostante tutto, il vento continua a soffiare e i vandali non sono riusciti a distruggere perché al sicuro in un altro luogo il materiale sull'olocausto zingaro, tra cui interviste ai sopravvissuti ai campi di sterminio, che verrà presentato il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria.

Oltre all'importante lavoro dell'Opera Nomadi, l'interesse e la voglia di farsi conoscere, senza rinunciare alla libertà di non avere confini ha portato alla realizzazione di carovane virtuali che percorrono i sentieri del Web: sono ormai centinaia i siti che raccontano le tradizioni dei Rom ed affermano la loro identità storico-culturale. La rivista Cultur-e ha dedicato un dossier speciale a questo tema. Si legge così di Toni, Rom di Mitrovica, ex Jugoslavia, che è in Italia da 23 anni e da otto è mediatore interculturale e consulente sulle questioni rom per il Comune capitolino. Poeta e attore, ha trovato nel Web uno strumento "vivo" per parlare delle radici del suo popolo e aprire un dialogo con chi sta fuori dai campi nomadi.

La Commissione Europea contro il Razzismo e l'intolleranza nel suo ultimo rapporto sull'Italia evidenzia come questione particolarmente preoccupante la situazione delle comunità Rom/Zingare nel nostro Paese e richiama l'attenzione sullo sfruttamento del razzismo e della xenofobia a dei fini politici. [RB]

Fonti: Opera Nomadi,Cultur-e.

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