Italia: 25 gennaio Giornata dei malati di lebbra

Stampa

A Roma, contro la lebbra, si danzerà. E sono 410 le piazze italiane in cui domani domenica 25 gennaio saranno allestiti gli stand dell'Associazione Italiana Amici di Raul Follerau Aifo, in occasione della 51ma Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra.

Durante la settimana, l'Aifo propone in varie città italiane "Danze di Luce", una serie di spettacoli di una compagnia indiana di non vedenti. Lo spettacolo proposto dall'Accademia Shree Ramana Maghrasvhi consiste in un collage di balli tradizionali rievocanti antichi riti di lode che i danzatori hanno appreso toccando il corpo dell'insegnante e reinterpretandone i movimenti. Il ricavato dello spettacolo verrà destinato a realizzare dei progetti dell'Aifo che si prefiggono di prevenire e curare i casi di lebbra in India.

Anche quest'anno, pezzo forte della Giornata sarà la presenza in Italia di alcuni "testimoni di solidarietà", impegnati direttamente sul campo. E in centinaia di piazze italiane sarà distribuito dai volontari AIFO il "miele della solidarietà" che servirà a finanziare i progetti di lotta alla lebbra.

Ogni giorno nel mondo si registrano 2000 nuovi casi di lebbra. Le persone colpite dalla malattia sono complessivamente circa 6 milioni e un miliardo e cinquecento quelle a rischio contagio. Quasi tutte vivono nelle aree più povere del pianeta, dove ancora si muore per malattie facilmente curabili in Occidente.

La giornata rientra nella Campagna internazionale contro la diffusione della lebbra, che si prefigge di sollecitare la ricerca di un vaccino, informare sulla cura della malattia, favorire la riabilitazione delle persone guarite in modo che possano reinserirsi attivamente nella società e sensibilizzare l'opinione pubblica circa l'importanza delle donazioni, al fine di poter offrire cure tempestive che evitino danni irreversibili. Attualmente circa 10 milioni di persone hanno la vita segnata dalla malattia, benché da essa si possa guarire, mentre con soli 130 Euro è possibile realizzare un intero ciclo di cura.

L'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (Aifo) è nata nel 1961 dall'azione di gruppi spontanei di volontari mobilitatisi nella lotta contro la lebbra e contro tutte le lebbre, cioé contro le forme più estreme di ingiustizia ed emarginazione. Ha una dimensione popolare, che ha conservato nel tempo, attraverso la presenza di decine di gruppi in tutta Italia e centinaia di volontari. [DS]

Ultime su questo tema

Perché lo ha fatto? Il punto

23 Agosto 2024
 Zelensky ha deciso di invadere la Russia. Un azzardo che rischia di accelerare lo scontro mondiale. (Raffaele Crocco)

Cure palliative: mancano metà dei medici e due terzi degli infermieri

23 Maggio 2024
I palliativisti italiani si mobilitano presentando un documento tecnico frutto del lavoro di un anno in cui quantificano il personale medico e infermieristico che è attualmente mancante e necessari...

Di che colore è l'aria che respiri?

06 Febbraio 2024
Rinviare gli obiettivi sulla qualità dell'aria al 2040 comporterebbe la morte prematura di più di 100.000 persone solo nel nostro Paese. (Alessandro Graziadei)

I campi delle streghe che soffrono di demenza

02 Dicembre 2023
La salute mentale e lo stigma che la accompagna, soprattutto per le donne. (Anna Molinari)

Il diritto alla pace per superare il duopolio globale

06 Settembre 2023
La rivoluzione economica non consiste più in una moneta forte che detiene il controllo dei beni, ma di tante valute native che diventano più potenti grazie a un uso altamente diffuso. (Laura Tus...

Video

Age Helps - L'età aiuta