Itaca: superare l'emergenza salute mentale in Friuli Venezia Giulia

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Emergenza salute mentale in Friuli Venezia Giulia: bisogna superare la logica dei servizi a macchia di leopardo ed arrivare al più presto ad un superamento della situazione, al contempo va assegnato un ruolo non solo alle famiglie ed agli operatori ma a tutti coloro che a vario titolo si occupano di salute mentale. Commissione regionale sanità in prima linea per affrontare a 360 gradi la delicata questione della salute mentale in regione. Assicurato l'impegno per rilanciare la questione: il presidente Nevio Alzetta coinvolgerà quanto prima l'assessore regionale alla salute e protezione sociale Ezio Beltrame, l'Agenzia regionale ed i direttori generali delle Aziende sanitarie.

Queste alcune delle importanti novità emerse il 7 settembre dal vertice a Trieste tra il Forum Salute Mentale del Fvg e la 3^ Commissione permanente del consiglio regionale presieduta da Nevio Alzetta. Sono intervenuti i consiglieri Piero Colussi, Enrico Gherghetta, Adriano Ritossa, Paolo Panontin, Gina Fasan e Sergio Lupieri. Presenti per il Forum regionale Ardea Moretti, Giancarlo Carena, Peppe Dell'Acqua, Giovanni Moroldo, Mario Novello e Gianfranco Virgilio

"La Commissione ha preso atto delle questioni proposte -hanno dichiarato i rappresentanti del Forum- ed il Presidente Alzetta ha confermato l'interesse dei consiglieri ad adoperarsi a rilanciare la questione della salute mentale, in prima istanza con l'Assessore competente, con l'Agenzia Regionale ed eventualmente con i Direttori generali delle Aziende Sanitarie e, comunque, in tutti i momenti di pianificazione (nel campo dell'emergenza, del sociosanitario, del materno-infantile, ecc.). Al termine della discussione abbiamo ribadito la nostra disponibilità a collaborare, sulla base della impostazione che il Forum si è dato, con la Commissione nei modi e con i tempi che essa riterrà opportuni. Il Presidente Alzetta si è dichiarato d'accordo, impegnandosi a ulteriori scambi di informazione e verifica, in riferimento a tutte le questioni che possano riguardare la salute mentale".

"Abbiamo espresso un giudizio positivo sul fatto che si sia costituito il Forum Salute Mentale del Friuli Venezia Giulia -ha affermato il presidente della Commissione sanità Nevio Alzetta-, in quanto momento di rappresentatività di operatori, famiglie, Aziende sanitarie, tutti insieme in una grande operazione per la salute mentale".

Due gli impegni principali assunti dalla Commissione. Anzitutto "superare la situazione del servizio a macchia di leopardo -sottolinea Alzetta-, in regione Friuli Venezia Giulia in materia di salute mentale non c'è equità di interventi sul terreno regionale. Dobbiamo verificare il perché ed arrivare ad un superamento della situazione". In secondo luogo "noi, partendo dalla nuova legge sulla programmazione sanitaria , la legge 23/2004, e arrivando alla costruenda legge sui servizi sociali, intendiamo assegnare un ruolo alle famiglie e agli operatori, a chi si occupa di salute mentale in un senzo più ampio, e ricorrere al confronto".

La Commissione regionale è giunta ad una "presa di coscienza che di salute mentale -conclude il presidente Nevio Alzetta- si deve parlare in termini di emergenza, sotto taluni aspetti, e di problemi che vanno gestiti".

La Regione Friuli Venezia Giulia, storicamente la culla del processo di riforma dell'assistenza psichiatrica, presenta da tempo una situazione di stasi. A diversi livelli, accanto a punti di qualità e di eccellenza, sono presenti aree problematiche che, se non affrontate, rischiano di portare ad una regressione complessiva dell'esperienza di riforma attuata fino ad ora. Operatori dei servizi pubblici, utenti, familiari, cooperatori sociali, volontari e cittadini, che non vogliono che questo accada, si sono attivati per riproporre con forza la questione "Salute Mentale", affinchè il processo riformatore possa riprendere con decisione, ritenendo che la critica all'attuale assetto dei Servizi ed il rilancio di azioni per garantire risorse le pratiche adeguate sia l'unica possibilità per far fronte e battere le ricorrenti pressioni controriformiste e le reiterate proposte di riforma della Legge 180. Da dicembre ad oggi hanno operato con costanza nel Forum Salute Mentale del Fvg diversi gruppi di lavoro, coinvolgendo oltre 400 persone. Si sono realizzati i primi due Forum regionali a Gorizia il 1° marzo ed il 28 giugno a Cervignano, con una partecipazione numerosa ed eterogenea.

Le questioni in discussione: a)l'assoluta disomogeneità di distribuzione territoriale dei Servizi di Salute Mentale, le loro condizioni attuali, le diverse organizzazioni che non garantiscono con equità il diritto alla cura; b)la carenza qualitativa e quantitativa delle strutture residenziali; c)le condizioni necessarie perché i luoghi naturali di vita delle persone diventino luoghi di opportunità per tutti e non di esclusione, d)la funzione centrale dell'associazionismo e del volontariato nella promozione di partecipazione e nella produzione di salute, e)la situazione attuale della Cooperazione sociale e la ricerca delle condizioni e delle pratiche che ne impediscono lo sviluppo di tutte potenzialità, non utilizzate, se non mortificate, che esistono in questo importante settore della Comunità; f)le problematiche più generali delle politiche sociosanitarie ed in particolare i ritardi nell'attuazione della legge 328 e le opportunità o meno che questa potrebbe determinare per la Salute Mentale.

Le priorità del Forum. Il Forum del Fvg ritiene che, per attivare e/o dinamizzare i processi di rinnovamento, è necessario che la Regione promuova il Primo Progetto Obiettivo regionale che definisca modalità di finanziamento che prevedano almeno l'impegno del 5 % dei budget per sostenere l'attività dei Dipartimenti di salute mentale, garantisca risposte omogenee alla domanda di cura e di guarigione dei cittadini della regione Friuli Venezia Giulia, sostenga forme organizzative adeguate con l'istituzione in ogni Distretto di un Centro di salute mentale funzionante sulle 24 ore, indichi strategie idonee per garantire risposte "non dannose" alle emergenze psichiatriche, che individui sistemi legislativi, modalità di finanziamento e strategie operative per rilanciare progetti diversificati per l'inserimento lavorativo, che incentivi e qualifichi tutte le forme dell'abitare assistito.

In particolare e con estrema urgenza, il Forum ritiene che la Regione debba impegnarsi, per l'abolizione di qualsiasi forma di contenzione e di violazione del corpo, e non solo in ambito psichiatrico; il superamento degli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) attraverso pratiche di presa in carico a livello locale con Progetti Terapeutici Riabilitativi Individualizzati e sostenuti con appositi finanziamenti regionali; l'istituzione in ogni distretto di un Centro di Salute Mentale, funzionante sulle 24 ore, 7 giorni su 7, come già definito in precedenza da molteplici documenti di programmazione (vedi ultimo P.I.M.T.).

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