Droghe, boicottare la Conferenza

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Noi non ci saremo. Ecco l'appello lanciato per il boicottaggio della Conferenza pre-elettorale sulle tossicodipendenze. Stanno crescendo giorno per giorno e sono già centinaia le associazioni e i singoli cittadini che hanno aderito all'appello lanciato per il boicottaggio della Conferenza pre-elettorale sulle tossicodipendenze.

Boicottare la Conferenza di Palermo

L'obiettiva provocazione del Ministro Giovanardi di annunciare lo stralcio del disegno di legge Fini nel tentativo di approvarne le norme più deleterie - una bandiera di propaganda elettorale giocata sulla pelle dei tossicodipendenti e per la criminalizzazione dei consumatori - rende la Conferenza governativa sulle droghe, annunciata per il 5, 6 e 7 dicembre a Palermo, un rito falso e inutile.

Le conferenze di Napoli (1997) e Genova (2000) videro la presenza attiva e vivace, dentro e fuori, degli operatori, del Movimento e dell'associazionismo.

La "compagnia di giro" dei proibizionisti più accaniti, capeggiati da Maurizio Gasparri, contestò allora la Conferenza, arrivando quasi alle aggressioni fisiche.

Oggi, il governo del centrodestra decide di collocare la conferenza nella città siciliana "per evitare contestazioni", dichiara Giovanardi; al fine di consacrare, al riparo da ogni serio dibattito, la linea del carcere a oltranza come risposta a ogni disagio e a ogni tipo di consumo di sostanze.
A questa linea e a questa conferenza diciamo: no!, non ci stiamo.

Il Cartello di associazioni e comunità "Non incarcerate il nostro crescere" ha annunciato una Conferenza stampa il 5 dicembre a Palermo per spiegare le ragioni del dissenso insanabile sui contenuti della conferenza stessa e sulle politiche sin qui seguite e minacciate dal governo, e in particolare da AN.
Il 7 dicembre a Roma, le Regioni e gli operatori del servizio pubblico e del privato sociale, il sindacato e le associazioni del cartello, si riuniranno con i parlamentari impegnati a contrastare la Finanziaria che taglia le risorse del Fondo Sociale, per rilanciare proposte alternative.

Noi denunciamo le manovre in corso su Palermo, comprese le offerte del governativo Dipartimento nazionale delle politiche antidroga di farsi carico interamente delle spese, al fine di "cammellare" quante più persone e associazioni compiacenti possibile.

NOI NON CI SAREMO e qui invitiamo tutti a riconfermare le ragioni del Manifesto "Dal Penale al Sociale", promosso nel 2003 e concretizzatosi nel testo di legge presentato alla Camera e al Senato, incentrato sui punti fermi del ridimensionamento dell'approccio penale, della depenalizzazione completa del consumo, delle reali alternative al carcere per i tossicodipendenti e delle pratiche avanzate di riduzione del danno.

Questi rimangono i contenuti irrinunciabili, che rilanciamo con questo appello: per contestare e disertare la Conferenza di Palermo e per chiedere impegni inequivoci sul futuro, anche in vista della prossima campagna elettorale, lavorando affinché quei punti fermi diventino la base del programma del nuovo Parlamento e del nuovo Governo.

 

Tra i promotori e primi firmatari:

Franco Corleone, presidente Forum Droghe

Grazia Zuffa direttrice Fuoriluogo

Sergio Segio, direttore Associazione SocietàINformazione

Gad Lerner, giornalista

Francesco Maisto, magistrato

Livio Pepino, magistrato

Marco Boato, deputato

Pietro Folena, deputato

Paolo Beni, presidente nazionale ARCI

Sandro Margara, presidente Fondazione Michelucci

Patrizio Gonnella, presidente nazionale Antigone

Stefano Anastasia, presidente Conferenza nazionale Volontariato Giustizia

Mauro Palma, rappresentante italiano Commissione europea prevenzione della tortura

Maurizio Gubbiotti, coordinatore segreteria nazionale Legambiente

Ciro Pesacane, presidente nazionale Forum ambientalista

Susanna Ronconi, coordinamento Servizi a bassa soglia Piemonte

Giuseppe Bortone, responsabile dipendenze CGIL nazionale

Riccardo De Facci, Coordinamento nazionale Comunità di accoglienza

Leopoldo Grosso, Gruppo Abele

Si può aderire on line sul sito www.fuoriluogo.it

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