Amnesty: consegna al Governo le firme per legge sul reato di tortura

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Una delegazione della Sezione Italiana di Amnesty International ha incontrato questa mattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, consegnando parte delle firme raccolte il 26 giugno, Giornata mondiale per le vittime della tortura, a favore dell'introduzione del reato
di tortura nel codice penale italiano.

Nel corso dell'incontro Gabriele Eminente, direttore della Sezione Italiana di Amnesty International, ha rinnovato la richiesta di una sollecita introduzione del reato di tortura - un atto dovuto da quindici anni - e di una rapida presentazione del disegno di legge di ratifica del Protocollo opzionale alla Convenzione dell'Onu contro la tortura, che istituisce un sistema di visite di esperti nei centri di detenzione.

'Sono ormai passati quindici anni da quando l'Italia ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, impegnandosi in questo modo anche a introdurre nel proprio ordinamento il divieto esplicito di torturare' - ha sottolineato Eminente, ricordando come, nonostante le assicurazioni da parte di ministri del Governo e dei presidenti di Camera e Senato, questo grave ritardo non sia stato ancora colmato.

Ulteriori informazioni

La Sezione Italiana di Amnesty International chiede al Parlamento italiano l'introduzione del reato di tortura dal 1992. Da allora ha rivolto numerosi appelli ai deputati e ai senatori di tutti i gruppi parlamentari, con il sostegno di centinaia di migliaia di cittadini e di oltre 200 enti locali.

Nel novembre 2000, Amnesty International ha lanciato la campagna mondiale 'Non sopportiamo la tortura' che ha, tra i suoi obiettivi principali, l'introduzione di un reato autonomo nel codice penale italiano e il sostegno al Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.

Il 26 giugno 2004 la Sezione Italiana di Amnesty International ha organizzato a Roma la manifestazione nazionale 'Dico no alla tortura!' per celebrare la Giornata mondiale per le vittime della tortura. In quella occasione, sono state raccolte circa 2000 firme a sostegno delle richieste dell'associazione per i diritti umani.

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