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Riduzione del danno, fa bene alla salute e fa risparmiare
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Foto: Unsplash.com
I servizi di Riduzione del danno (Rdd) e Limitazione del rischio (Ldr) non offrono soltanto un importante presidio per la tutela della salute delle persone e della collettività, ma consentono di generare risultati che, senza la loro presenza, comporterebbero un costo molto più alto, in termini economici, per gli individui e le istituzioni. È questo il messaggio che il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) ha lanciato a Roma il 31 maggio nel corso della tavola rotonda “Quanto vale la Riduzione del danno? Il Cnca presenta la valutazione di impatto sociale dei suoi servizi di Riduzione del danno e Limitazione del rischio”. La federazione ha presentato un documento che dà conto del percorso di valutazione di impatto sociale dei servizi di Rdd e Ldr offerti da 10 organizzazioni della propria rete, presenti in 7 regioni (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio): Alice, Arnèra, Borgorete, Cat, Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, Cooperativa di Bessimo, Magliana ‘80, Nuovi Vicini, Open Group, Parsec.
I servizi di Rdd e Ldr sono azioni che si rivolgono alle persone che decidono di assumere sostanze psicoattive, per ridurre al massimo le conseguenze negative di tale consumo come, ad esempio, assumere sostanze particolarmente pericolose per la salute, contrarre l’Hiv o l’epatite per uso di siringhe o altri strumenti già usati da persone che potrebbero tramettere la malattia , provocare incidenti stradali per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Per raggiungere questo obiettivo, i servizi di Rdd e Ldr forniscono ai consumatori spazi, strumenti e informazioni che minimizzano la possibilità di tali rischi.
Il CNCA, in collaborazione con la start-up Open Impact, ha raccolto un grandissimo numero di dati sulle attività svolte dai servizi di Rdd e Ldr delle 10 organizzazioni citate a partire dal novembre 2022, tramite una piattaforma online dedicata, implementata da Open Impact. I dati presentati si riferiscono al periodo fino a febbraio 2024. Sono state censite 2.505 uscite dei servizi, che hanno registrato un totale di 103.601 contatti.
Grazie a questa raccolta di dati, alla definizione degli impatti attesi – connessi a determinati Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU e ad alcuni indicatori nazionali del Benessere Equo e Sostenibile (BES) – e degli indicatori di impatto, è stato possibile determinare il moltiplicatore d’impatto (SROI - Ritorno sociale sull’investimento) dei servizi censiti, che risulta essere pari a 2,23 euro. In breve, per 1 euro investito per finanziare le attività di Rdd e Ldr, si è stimato (prudentemente) che ci sarebbero voluti 2,23 euro per assicurare gli interventi socio sanitari necessari, in assenza dei servizi oggetto della sperimentazione. Una cifra, dunque, che è più del doppio di quanto investito per finanziare i servizi di Rdd e Ldr...