www.unimondo.org/Notizie/Petrini-all-Assemblea-Coldiretti-Abbiamo-perso-il-senso-del-valore-del-cibo-135943
Petrini all'Assemblea Coldiretti: "Abbiamo perso il senso del valore del cibo"
Notizie
Stampa
«Ringrazio per l'emozione che mi sta regalando l'onore di partecipare a questa Assise, essere qui in un contesto che io amo profondamente, di cui il Paese dovrebbe essere più orgoglioso e consapevole, perché questa componente contadina è una delle chiavi di lettura per uscire dalla crisi attuale» con queste parole Carlo Petrini, presidente di Slow Food, ha introdotto il suo applauditissimo intervento all'Assemblea nazionale della Coldiretti davanti a oltre 15.000 delegati provenienti da tutta Italia.
Le parole d’ordine di questo consesso, che ha visto tra gli altri la partecipazione del Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e del Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, sono state filiera corta, legalità, tutela dei suoli, biodiversità, trasparenza in etichetta, semplificazione e ambiente. Tutti concetti molti cari a Slow Food, che per la loro realizzazione si batte da anni. «Il lavoro dei campi va rispettato – ha sottolineato Petrini – il lavoro agricolo non è solo produrre merce, ma anche difendere il paesaggio, la biodiversità, tutelare l’ambiente e come tale non può essere svilito dalla poca considerazione e dal poco rispetto per il valore del cibo».
Secondo Slow Food deve finire il tempo in cui a pagare le conseguenze principali di questo scellerato sistema alimentare siano proprio i contadini «la parte più debole». Questo perché: «Abbiamo perso il senso del valore del cibo. C’è solo il prezzo, che deve essere sempre più basso, ma questo è ingiusto sia per il pianeta e sia per chi produce il cibo in ogni parte del mondo». Nel suo intervento, Carlo Petrini ha aggiunto una nuova parola: reciprocità, che deve legare sempre più produttori e consumatori perché sono la stessa faccia della medaglia.
Ai Ministri presenti, nell’esortarli a dare la centralità che il settore primario merita, Carlo Petrini ha ricordato che: «Qui non c’è solo una componente di una parte dell’economia, c’è molto di più, qui c’è una visione olistica, che è molto più forte, perché dietro questa gente ci sono i panettieri, i salumai, ci sono le mense, ci sono i cuochi. C’è un’umanità dietro al cibo quotidiano che determina uno dei valori aggiunti più straordinari di questo Paese, e se continuiamo a cercare questa benedetta crescita senza accorgerci che ci siamo seduti sopra, perdiamo solo del tempo».
Come ha dimostrato il recente vertice Rio+20, la società civile è molto più avanti della politica sull’individuazione di pratiche virtuose per un futuro migliore che Petrini ha sintetizzato in: riduzione dello spreco, attenzione alla nostra madre terra e all’ambiente, difesa della biodiversità e della diversità che «é un valore, mantenetela nei vostri campi, mantenetela nella vostra cultura», filiera corta, economia locale, difesa del suolo agricolo «che in questo paese è martoriato profondamente dalla logica speculativa: meno si pagano i contadini e più vincono le speculazioni dei signori del cemento».
Dalla Coldiretti, per bocca del suo presidente Sergio Marini, sono partite tre precise richieste al Governo: sbloccare la legge sull’etichettatura d’origine di tutti gli alimenti, attuare la semplificazione per alleggerire «un carico burocratico che fa perdere cento giorni di lavoro alle imprese agricole» e creare un percorso di penetrazione dei mercati internazionali. «E’ assurdo che il 200-300 per cento del mercato potenzialmente assorbibile al mondo noi lo lasciamo occupare dai falsi». Al termine degli interventi, questi esponenti di un settore che rappresenta il migliore modo di fare sviluppo, di intendere la crescita, diversa da quella dominante nei salotti della finanza, hanno lasciato il palasport per tornare a fare quello che sanno fare meglio: coltivare la terra rispettandola per fornirci buon cibo. E allora si ritorna al titolo del convegno, “l’Italia torni a fare l’Italia”, magari partendo proprio dai contadini.
Da Slow Food