Pakistan, situazione drammatica tra attentati e povertà dilagante

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Il Pakistan sta vivendo una situazione drammatica, forse la peggiore della sua storia. Politicamente ed economicamente. Un numero impressionante di attentati, gli ultimi due venerdì scorso nel Beluchistan e nel Khyber Pakhtunkhwa, sta devastando il paese e la povertà è immensa.

La stragrande maggioranza della popolazione vuole andarsene, ma non è semplice. Il paese sta letteralmente sprofondando e basta provare a circolare per le strade semidistrutte del paese per rendersi conto della miseria.

Pakistan, situazione sociale oggi

Sono migliaia le persone, bambinidonne, uomini, che si incontrano quotidianamente lungo le strade a mendicare o a svolgere lavori umili. Lungo la trafficatissima strada principale di Gujranwala, Punjab Pakistano, si incontrano bambini ovunque a mendicare.

La situazione per loro è di grande pericolo, perché nella maggior parte delle strade caotiche e inquinate del paese non ci sono regole. «Non conosco l’età dei miei genitori, sono vecchi. Noi siamo in sei – racconta una bambina – e stiamo tutti per strada a raccogliere soldi dai passanti. Io resto dalle 8 alle 13, questo è l’orario di oggi. Alle 13 verrà qualcuno a darmi il cambio».

Spesso dietro l’accattonaggio ci sono organizzazioni criminali che lucrano sfruttando i bambini. La ragazzina che abbiamo incontrato lungo la strada è soltanto una delle migliaia di minorenni che affollano i paesi pakistani, paese anagraficamente molto giovane.

Ha raccontato di avere 10 anni e di non essere mai andata a scuola. Un lavoro che spesso svolgono i ragazzini pakistani è quello di raccoglitori di rottami e rifiuti. Ne abbiamo incontrati parecchi nella città di Gujrat, sempre nel Punjab Pakistano. «Resto tutto il giorno sulla strada – racconta un ragazzo – in cerca di qualcosa da vendere. Io vado a scuola, ma non sempre. Ci vado quando capita».

Mille rupie pakistane equivalgono a poco più di tre euro. Per quei ragazzini avere tra le mani un biglietto da mille rupie equivale ad una gioia immensa perché sono soldi che non riuscirebbero a vedere nemmeno in una settimana di lavoro sulle strade...

Segue su Osservatoriodiritti.it

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