La segregazione residenziale a Santiago del Cile

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Immagini: i quartieri di Santiago

Il Cile è un Paese che guarda verso il futuro ma si trova a dover fare i conti con le ancora fortemente presenti diseguaglianze sociali ed economiche che compromettono profondamente lo sguardo “in avanti”.

di Maddalena Volcan

Il Cile è oggi uno dei paesi sudamericani più all’avanguardia e moderni dal punto di vista dell’innovazione e delle infrastrutture. Il treno più veloce dell’America latina, che è stato inaugurato nell’aprile di quest’anno, copre la tratta Santiago-Talca (240km) in meno di 3 ore e il grattacielo più alto del continente, il Costanera, si trova nella sua capitale, a Santiago. Questi primati sono segni di un Paese in evoluzione, proiettato verso il futuro e l’innovazione. Tuttavia quest’energia propositiva non investe completamente il paese, e neanche la Capitale stessa, dove le disuguaglianze sociali ed economiche pur essendo migliorate sono ancora importanti. 

Una premessa sui miei occhi

Ho scelto di parlare di Santiago del Cile perché l’ho conosciuta durante un progetto di volontariato di due mesi. La mia visione è influenzata dalla mia formazione europea, e ciò che so del Cile l’ho appreso direttamente lì. Quest’esperienza personale e soggettiva mi ha offerto nuove prospettive e modi di interpretare il mondo e la mia riflessione, pur essendo influenzata dalla mia identità bianca ed europea, rappresenta un punto di partenza per un discorso più ampio che esplorerò in seguito.

La città come bacino di differenze e di disuguaglianze

Santiago è una vera e propria capitale: lo dimostrano le grandi strade trafficate, i fili della corrente elettrica che si diramano tra i pali sui marciapiedi, lo smog dell’inquinamento che occulta la città ai piedi della Cordillera delle Ande. 

Santiago ospita più di un quarto della popolazione cilena (5,9 milioni di abitanti), suddivisa all’interno della città in 36 comuni o quartieri, le municipalidades, gestiti in modo non centralizzato. L’amministrazione dei quartieri è delegata ai quartieri stessi, che hanno un proprio sindaco eletto direttamente dai cittadini. Questo sistema decentralizzato complica il funzionamento della città come un’entità unitaria e sicuramente esalta le differenze tra le diverse zone urbane. A Santiago si dice che la linea di ricchezza dei quartieri segua la linea 1 della metro: da sud-ovest, i comuni meno abbienti, a nord-est, le zone dei quicos, i ricchi...

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