Giornata Onu degli Oceani: ecosistemi minacciati da inquinamento e pesca illegale

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Aiutare il clima e i nostri oceani, con particolare attenzione alla salvaguardia delle barriere coralline. È questa la semplice deduzione del motto 'One ocean, one climate, one future' (Un oceano, un clima, un futuro) della 'Giornata mondiale degli Oceani' che si celebra oggi 8 giugno 2009, e per la prima volta viene riconosciuta dalle Nazioni Unite.

Una giornata per sensibilizzare sull'importanza della salvaguardia della salute degli oceani dal momento che svolgono un ruolo fondamentale per il Pianeta (assorbono CO2 e regolano la temperatura) ma allo stesso tempo sono vulnerabili ai cambiamenti climatici. Con l'occasione, sono in programma diversi eventi in tutti e cinque i continenti: centri scientifici, musei, associazioni ed istituzioni riunite nel World ocean network propongono giochi, azioni concrete per grandi e piccoli, percorsi artistici e pedagogici, conferenze, pulizie di spiagge e porti, proiezioni di film e concorsi.

Le attività umane esigono un "terribile pedaggio" dal "mondo degli oceani e dei mari" - ha affermato il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon nel suo messaggio. "Ecosistemi marini vulnerabili, come i coralli, e importanti attività di pesca - ha detto il Segretario delle Nazioni Unite - sono stati danneggiati da un eccessivo sfruttamento", oltre alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, a pratiche di pesca distruttive, a specie esotiche invasive e all' inquinamento marino, in particolare se proveniente da fonti terrestri. Ma, ha proseguito, sugli oceani grava anche la pirateria e la rapina a mano armata che minacciano la vita della gente e la sicurezza del traffico marittimo internazionale, che trasporta circa il 90% dei beni del mondo.

Il Segretario generale ha inoltre affermato che l'aumento della temperatura del mare, del suo livello e l'acidificazione degli oceani causato dai cambiamenti climatici rappresentano una minaccia per la vita marina, le comunità costiere e insulari e le economie nazionali. La Giornata prevede l'opportunità di ampliare la consapevolezza globale sulle minacce che colpiscono gli oceani. Per questo, conclude Ban Ki-Moon, è "nostro dovere individuale e collettivo" proteggere "l'ambiente marino e gestire con attenzione le sue risorse".

A Genova la 'Giornata mondiale degli Oceani si celebra con il primo convegno nazionale di oceanografia operativa. All'Acquario, oggi, e al Museo del Mare, domani e mercoledì, si confrontano gli enti scientifici e governativi italiani di studi sul mare riuniti nel "Gruppo nazionale di oceanografia operativa" che risiede presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Fra questi, l'Enea, il Cnr, l'Istituto Idrogragrico della Marina, il servizio meteorologico dell'aeronautica militare.

"La scienza e la tecnologia sviluppate in oceanografia negli scorsi venti anni - spiega la professoressa Nadia Pinardi, direttore del Gruppo nazionale di oceanografia dell'Ingv - hanno dimostrato che è possibile oggi monitorare il mare con satelliti e misure in situ che possono arrivare in tempi strettissimi ai centri di raccolta a terra e così permettere di usare modelli per la previsione del mare e le sue condizioni, dalle correnti alla biochimica. L'Italia è all'avanguardia in Europa nello sviluppo di tale sistema per il Mediterraneo. Le applicazioni vanno dal controllo dell'inquinamento marino, alla sicurezza del trasporto e la pesca sostenibile".

Fonte: La Nuova Ecologia

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