Contrastiamo gli euromissili e i guerrafondai di ogni sorta

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Foto: Unsplash.com

Dagli intellettuali di oggi e del passato tra cui Bloch e Hessel e Morin deve partire lo slancio per creare un futuro migliore con dinamiche e azioni e trattative e negoziati di pace e nonviolenza 

A partire dai grandi proclami di pace di importanti intellettuali come il "principio speranza" di Ernst Bloch e l’appello di responsabilità e indignazione del grande Partigiano e Deportato Stéphane Hessel e del celebre Edgar Morin, dobbiamo prendere posizione e reagire con consapevolezza, facendo sentire la voce del popolo della pace e anche di tutti coloro che si oppongono all’orrore.  

Il terrore degli euromissili contro la Russia che possono innescare un contrattacco nucleare irreversibile per il futuro dell'umanità intera e della sua storia e del suo valore

Attualmente subentra impellente il rischio della guerra nucleare sempre più prossima in quanto la Nato ha deciso di schierare e installare nuovamente gli euromissili tanto contrastati in passato anche con le manifestazioni di Comiso con numerose personalità del pacifismo e con semplici attivisti di pace, che hanno pagato anche con il carcere la loro obiezione alle armi. Gli euromissili condannano inesorabilmente l’umanità all’avvento dell'escalation militare e nucleare perché la Russia potrà scatenare un contrattacco contro gli Stati Uniti e la Nato. 

Questo articolo equivale a un proclama e a un appello per destabilizzare l'Establishment e smettere di continuare sul crinale del baratro dell'escalation militare e nucleare 

Con questo articolo, sottoscritto con il videomaker e attivista di pace Fabrizio Cracolici e il padre comboniano Alex Zanotelli, vogliamo rilanciare un proclama e un appello preoccupato e allarmante, perché la scelta di schierare euromissili è un grave atto di disumanità e è un procedimento abbietto e abominevole e un provvedimento assurdo. 

L'avvio del Trattato INF per ridurre gli ordigni di distruzione di massa nucleari, ma che è stato abolito recentemente dagli Usa

Negli anni 1980 Reagan e Gorbačëv hanno sottoscritto l’importante trattato cruciale che era volto al controllo delle forze nucleari a medio e ad ampio raggio. Stiamo accennando al trattato INF che è stato annullato inizialmente dagli Stati Uniti nel 2018 e oggi la Nato, dopo i summit di Madrid, Vilnius e Washington, ha preso la decisione di installare di nuovo in Germania euromissili pronti al lancio, questa volta addirittura ipersonici. 

Alla base delle nostre indicibili preoccupazioni si pone il fatto che per raggiungere la pace non possiamo armare la guerra 

I nuovi equilibri geopolitici internazionali vedono il consolidamento dell’alleanza chiamata Brics e incontrano il timore di perdita del proprio controllo e predominio sulle risorse e sui beni del mondo da parte della Nato e degli Stati Uniti e dell’Europa. Da questa situazione parte la volontà dei poteri forti di bloccare la crescita di una realtà ossia i Brics con il solito metodo: quello della guerra e della deterrenza nucleare.  

Il grave rischio di armare ancora l'Europa di euromissili e esporre il mondo, con la deterrenza nucleare, all'annientamento dell'umanità

Armare oggi l’Europa di euromissili a medio a lungo raggio con componenti nucleari espone tutta l’umanità al rischio sempre più concreto e spaventoso e atroce dell’escalation nucleare. 

Le recenti elezioni politiche europee ristabiliscono tragicamente lo status quo

Del resto le recenti elezioni in Europa hanno di nuovo stabilito Ursula von Der Lyne, ossia i vecchi equilibri che si ripropongono con le stesse modalità e con qualche piccola variazione certamente non decisiva e incisiva e influente. Questa compagine europea ha platealmente dichiarato che vuole la vittoria sulla Russia, consolidando lo status quo.  

Il potere vuole ristabilire la leva militare obbligatoria per arruolare i nostri giovani alla guerra

Ma non sussiste nessuna vittoria per il prezzo della guerra considerando che anche Macron vuole ristabilire la leva obbligatoria per arruolare i nostri giovani e utilizzarli come carne da cannone e da macello con il solo scopo di immolarli contro una superpotenza.

Tutto il mondo pacifista deve sostenere gli obiettori e i renitenti e i disertori contro la guerra in ogni parte del sistema planetario

E’ importante sostenere una spinta dal basso a trecento sessanta gradi che abbia e che abbracci tutte le componenti in gioco, sostenendo tutti gli obiettori e i renitenti e i disertori contro la guerra, mostrando così al mondo la volontà di tutti i pacifisti e delle persone di pace e non di guerra di agire con il proposito di impedire alle forze politiche di inviare ancora armi in Ucraina e in Israele e in tutti i paesi belligeranti. 

La necessità di sostenere le forze di pace, come gli intellettuali, i giornalisti, gli scrittori e gli studenti che si oppongono al genocidio a Gaza "per ricomporre l'infranto" e alla tragica guerra tra Ucraina e Russia e Nato e Stati Uniti

Il rischio di una guerra nucleare risulta serio e impellente e si sta sempre più rendendo vicino e prossimo. Per questo è necessario che le voci più illuminate si alzino per fermare e bloccare il crinale del baratro nucleare. I nostri governanti, invece di adoperarsi per risolvere in modo consapevole consensuale e ragionevole i problemi del mondo, stanno gettando così l’umanità nello stesso avventurismo bellicoso che ha condotto in passato alle guerre più criminali e spaventose. 

Prendere posizione attualmente contro questa deriva di odio e violenza è un dovere etico e morale nei confronti nostri e delle nuove generazioni

Di Laura Tussi, Alex Zanotelli, Fabrizio Cracolici dPeaceLink

Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui PressenzaPeacelinkIldialogoUnimondo, AgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti.  Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.

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