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Coca, pace, riforma agraria: la Colombia cambia strada
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Foto: Unsplash.com
di Maurizio Sacchi
La pace, la coca e la riforma agraria: come la presidenza di Gustavo Petro sta affrontando i tre problemi che gravano sulla Colombia? Per quanto riguarda la pace, il 9 luglio nel suo rapporto al Consiglio di Sicurezza sulla Missione di Verifica delle Nazioni Unite in Colombia, il Segretario Generale dell’ONU António Guterres si è rallegrato del fatto che Petro abbia ribadito il suo impegno per la piena attuazione dell’Accordo di Pace Finale: “Il processo di pace colombiano ha prodotto risultati significativi e ha gettato le basi per ulteriori progressi. I colombiani hanno ora l’opportunità di consolidare ed espandere la portata della pace nel Paese. Ciò richiederà la volontà politica, la partecipazione attiva di tutti i settori della società e azioni concrete”. In realtà, i tre grandi temi: pace, coca e riforma agraria sono fortemente collegati.
Per quanto riguarda il problema della coca, lo strumento principale messo in atto dal governo colombiano è quello della sostituzione delle coltivazioni. il Programma Nazionale Integrale di Sostituzione delle Colture Illecite (PNIS)è la punta di diamante dell’Accordo di Pace per i contadini per sradicare queste colture e sostituirle con progetti produttivi nel quadro della legalità. A seguito del processo di consultazione e registrazione delle famiglie portato avanti dal Programma, sono state vincolate al PNIS 99.097 famiglie beneficiarie, di cui il 36,4% donne e il 63,6% uomini1 , di cui 67.597 sono coltivatori di colture illecite, 14.645 sono agricoltori che non coltivano colture illecite ma vivono in aree colpite dal narcotraffico e 16.855 sono raccoglitori di foglie di coca. Queste famiglie si trovano in 14 dipartimenti, dove si concentra il 65% delle coltivazioni illecite del Paese. Parte del PNIS è finanziato attraverso la carbon tax, una tassa applicata come strumento economico per incoraggiare la mitigazione delle emissioni di gas serra a livello nazionale...