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Affacciarsi su Unimondo
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Mentre gli stati inseguono gli alti e bassi dei mercati, e monopolizzano, insieme alla cronaca nera, i nostri telegiornali, ad un altro livello c'è un continuo lavorio per costruire un mondo diverso. Un luogo dal quale si può dare un'occhiata a questo mondo in fermento è il portale Unimondo.org
Nato nel 1998, per iniziativa della Fondazione Fontana Onlus, che, dal gennaio del 1998 persegue finalità di crescita sociale, Unimondo, testata giornalistica on line, conta ad oggi 400 Partner, realtà note e meno note, tra cui la sezione italiana di Amnesty International, Medici Senza Frontiere, Banca Etica, Consorzio Etimos, Greenpeace Italia, Legambiente, Caritas Italiana, Nigrizia, Unicef, Human Right Watch e molti altri. E’ possibile avere notizie di ognuna.
Come ci spiegano nel portale, «La mission di Unimondo è quella di diffondere un'informazione qualificata e pluralista su diritti umani, democrazia, pace, sviluppo sostenibile e ambiente, principalmente grazie ai contributi delle organizzazioni non governative e delle associazioni del terzo settore che operano in Italia, offrendo loro una nuova modalità per comunicare con fasce nuove di pubblico mettendo in rete le proprie informazioni». Dal portale si può accedere alla attualità, ma anche a 124 Guide, schede tematiche sui temi di interesse, riunite in otto settori: ambiente, diritti umani, economia, guerra e pace, informazione e cultura, politica, salute, sviluppo.
Il portale è anche uno snodo per accedere a una serie di «scatole cinesi», che, mano mano, ti conducono dalla dimensione nazionale, a quella internazionale macro, a quella internazionale micro, a tante realizzazioni interessanti. Unimondo, infatti, è il nodo italiano della rete internazionale OneWorld (www.oneworld.net), nata a Londra nel 1995, che, con 11 centri e 1.500 partner opera nei cinque continenti. Sono organizzazioni grandi e piccole, che si occupano di tante tematiche diverse: giovani, agricoltura, diritti umani, pace, salute, infanzia, e tante altre ancora.
Le Guide fanno parte del progetto Antologia, mentre è in corso di realizzazione il progetto Atlante, con il quale si vuole dare una visualizzazione alla distribuzione planetaria di problemi e di risorse con duecento schede paese. Attualmente sono disponibili guide didattiche per mettere in relazione studio della geografia e intercultura.
Troppo interessante. Ne riparleremo.
Agnese Moro
Fonte: “La Stampa” del 18 dicembre 2011