500 milioni di persone verso la povertà estrema in un mondo sempre più ingiusto

Stampa

La scorsa settimana in occasione dell’International Day for the Eradication of Poverty, il segretario generale dell’Onu António Guterres ha sottolineato che «Quasi 700 milioni di persone vivono con meno di 2,15 dollari al giorno e oltre un miliardo non ha accesso a beni di prima necessità come cibo, acqua, assistenza sanitaria e istruzione. Altri miliardi non hanno servizi igienici e accesso all’energia, al lavoro, agli alloggi e alle reti di sicurezza sociale. La situazione è aggravata dai conflitti, dalla crisi climatica, dalla discriminazione e dall’esclusione, in particolare contro le donne e le ragazze».

Secondo Guterres, «Un sistema finanziario globale obsoleto e ingiusto porterà quasi 500 milioni di persone a vivere in condizioni di estrema povertà nel 2030, cosa che è semplicemente inaccettabile. Porre fine alla povertà è la sfida del nostro tempo. Ma è una sfida che possiamo vincere».

Quest’anno la giornata internazionale per l’eradicazione della povertà aveva come tema “Decent Work and Social Protection: Putting Dignity in Practice for All” e la concept note dell’Onu pubblicata nell’occasione sottolinea che «Le persone che vivono in condizioni di povertà estrema, molte delle quali lavorano nell’economia informale – senza essere registrate, non riconosciute e non tutelate dalla legislazione sul lavoro – si trovano ad affrontare condizioni difficili e pericolose. I più esclusi non hanno altra scelta che accettare situazioni inaccettabili e sono spesso visti e trattati come “usa e getta”. Nonostante lavorino per molte ore, non riescono a guadagnare abbastanza per mantenere se stessi e le loro famiglie». L’International Labour Organisation (ILO) stima che quasi due terzi della popolazione attiva mondiale, oltre due miliardi di persone, siano lavoratori informali, con il lavoro nero che tocca i livelli più alti in America Latina e Africa sub-sahariana. Nel 2020, solo il 46,9% della popolazione mondiale era coperta da almeno una prestazione di protezione sociale, mentre più della metà della popolazione mondiale era completamente priva di protezione...

Segue su Greenreport.it

Ultime notizie

Il blocco del porto di Trieste

16 Settembre 2025
Il blocco del porto di Trieste contro le armi per Israele e per l’applicazione del Trattato di pace. La mobilitazione di USB. (Laura Tussi)

L’E-Mobility in stallo?

15 Settembre 2025
La mobilità elettrica potrebbe scaricarsi: colpa di costi, filiere e infrastrutture. (Alessandro Graziadei)

Dossier/ Materie prime critiche (3)

14 Settembre 2025
La transizione energetica richiede un aumento vertiginoso della disponibilità di minerali critici come litio e rame. (Rita Cantalino)

La scheggia impazzita di Israele

12 Settembre 2025
Tel Aviv colpisce, implacabile, quando e come gli pare, nella certezza dell’impunità interna e internazionale. (Raffaele Crocco)

Eternit e panini kebab

10 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad