Obesità: l'Ue premia le multinazionali ed è subito protesta

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E' stato subito oggetto di polemiche il riconoscimento pubblico accordato dalla Commissione Europea ad alcune grandi multinazionali alimentari "per il loro impegno nella lotta all'obesità": tra queste Coca Cola e Pepsi, Unilever e Kraft e il gigante mondiale del fast food McDonald's. Nove società produttrici di bibite analcooliche appartenenti all'UNESDA (Union of Europe Confederation of Soft Drinks Association), si sarebbero impegnate a non produrre pubblicità rivolte ai bambini di età inferiore a dodici anni. McDonald avrebbe deciso di introdurre informazioni nutrizionali sulle confezioni dei suoi prodotti in tutta Europa; Unilever modificherà la composizione di alcuni prodotti, e Kraft si è impegnata a non effettuare azioni pubblicitarie rivolte ai bambini per i prodotti che non rispondono a corretti standard nutrizionali.

"Tutti nomi nel mirino dei nutrizionisti perché ritenuti responsabili, attraverso i loro prodotti e le loro campagne pubblicitarie, di diffondere comportamenti alimentari scorretti" - commenta La Nuova Ecologia che sottolinea come di fatto si tratta di aziende che negli Stati Uniti sono accusate di essere responsabili del boom dell'obesità. "In 40 anni di giornalismo non ho mai visto una conferenza stampa che sostiene tanto le imprese come questa - ha dichiarato uno dei corrispondenti. "Fare una manifestazione di questo tipo è come obbligare i giornalisti a prendere parte a una lobby" - ha aggiunto.

Il commissario europeo alla Salute Markos Kyprianou ha replicato di "non essere sorpreso della reazione, visto che si tratta di un nuovo approccio". "Non sono sorpreso da questa reazione, visto che si tratta di un nuovo approccio. Ma dobbiamo considerare che quello che stiamo affrontando è un problema inedito oltre che complesso, che non può essere risolto con interventi del legislatore. Sembra scontato, ma non si può legiferare su quello che le persone possono mangiare. Non possiamo vietare che certi prodotti siano sul mercato se non sono pericolosi". Ed ha aggiunto che "non c'è niente di meglio che vedere aziende ritenute responsabili del problema prendere impegni precisi per affrontarlo".

"Impegni precisi" che - come detto - si limitano come nel caso della McDonald's alla pubblicazione di informazioni nutrizionali sulle confezioni dei propri prodotti in Europa, mentre Kraft, Coca Cola, e Pepsi vi è la sola dichiazione di voler sospendere le campagne pubblicitarie rivolte ai minori di 12 anni. Ma secondo il Commissario alla Salute "questi impegni costituiscono dei buoni esempi di misure concrete e verificabili adottate dall'industria per lottare contro l'obesità e il sovrappeso. La piattaforma europea comincia a dare i suoi risultati. Desidero perciò congratularmi con le imprese che si sono impegnate, incoraggiarle a proseguire i loro sforzi e invitare le altre a seguire il loro esempio, o a fare ancora meglio".

Resta il fatto che - come ha riconosciuto lo stesso Commessario europeo - in Europa un bambino su 5 è in sovrappeso e sono 14 milioni i bambini obesi mentre il loro numero cresce rapidamente di 400mila l'anno.

La piattaforma d'azione europea per l'alimentazione riunisce i principali rappresentanti dell'industria alimentare, delle Ong, delle associazioni dei medici e delle associazioni per la difesa dei consumatori, ed è rivolta alle aziende che accettano di assumere impegni vincolanti, ma volontari, per contrastare le tendenze attuali in materia di obesità. [GB]

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