
www.unimondo.org/Guide/Salute/Nutrizione-Malnutrizione/Il-vero-conflitto-e-la-corruzione.-Il-potere-ha-affamato-il-Libano-217487
«Il vero conflitto è la corruzione. Il potere ha affamato il Libano»
Nutrizione/Malnutrizione
Stampa
Foto: Pexels.com
Intervista allo chef libanese Kamal Mouzawak, a Salerno con la rassegna Mediterraneo Contemporaneo: «Nel 2004 abbiamo creato il mercato di contadini Souk al-Tayeb. Nulla parla dell’identità come il cibo. È la migliore espressione di una tradizione, più della musica o dell’arte».
L’assenza di Souk al-Tayeb è stata solo temporanea. Dopo 16 anni di attività nel cuore di Beirut, il mercato di contadini nato su spinta dello chef libanese Kamal Mouzawak (primo internazionale nel board si Slow Food), era stato spazzato via il 4 agosto 2020 dall’esplosione al porto.
«Il primo settembre abbiamo riaperto, il 4 ottobre ci avevamo trasferito tutte le attività, il mercato, gli uffici, il negozio», ci spiega al telefono Mouzawak. In Italia per la rassegna campana Mediterraneo Contemporaneo, ideata e curata da Maria Rosaria Greco, è stato impegnato in cooking class a Salerno. Con sé, ci dice, ha portato «solo zaatar, frikeh e burgul. Il resto degli ingredienti per le mie ricette lo prenderò a Salerno. Nel Mediterraneo usiamo le stesse cose, declinate in modo simile o totalmente differente».
Porta con sé anche altro, anni di esperienza e impegno nell’agricoltura biologica e lo sviluppo sostenibile, dal nord al sud del Libano. «Non mi interessa il cibo in sé ma come mezzo di cambiamento, in agricoltura e in cucina. Nel 2004 abbiamo creato Souk al-Tayeb, un mercato di contadini e piccoli produttori che permettesse loro di vivere dignitosamente, incontrando in città direttamente la domanda. Un progetto molto legato al concetto di identità: nulla parla di più dell’identità come il cibo. È la migliore espressione di una tradizione, più della musica, dell’arte, dell’architettura».
Il Souk è partito con dieci contadini, ora sono un centinaio. Da tutto il Libano, nell’idea di superare gli strascichi sociali della guerra civile mettendo allo stesso tavolo tutte le comunità. Ogni sabato i libanesi di Beirut ci trovano frutta e verdura e un po’ di artigianato tradizionale. Per i contadini è l’unica fonte di reddito, oggi messa in serio pericolo dalla brutale crisi economica che ha letteralmente affamato il Libano: svalutazione della lira, inflazione e disoccupazione alle stelle, carenza di benzina e stop a singhiozzo di negozi fondamentali, come forni e farmacie...






