Giornata dell'Onu: 'anno cruciale, il partenariato è la strada'

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"Questo è un anno cruciale nella vita delle Nazioni Unite. Abbiamo appena varcato la metà del duro cammino verso il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, la nostra comune visione per un mondo migliore nel XXI secolo. Vediamo adesso con una chiarezza che non ha precedenti che nessuno è al riparo dalle minacce che questo secolo pone. Il cambiamento climatico, la diffusione di malattie e armamenti mortali, la piaga del terrorismo, tutti fenomeni che non conoscono frontiere. Se davvero intendiamo accrescere il benessere globale, dobbiamo garantire l'accesso globale a beni che sono di tutti". Lo afferma il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, nel messaggio per l'odierna "Giornata delle Nazioni Unite" per celebrare il 63mo anniversario delle Nazioni Unite.

"Molti Paesi sono ancora indietro lungo il percorso che porta a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio entro il 2015. Inoltre, sono preoccupato per l'impatto della crisi finanziaria globale>. Mai prima d'ora è stato tanto importante garantire capacità di guida e collaborazione stretta. Sulle conseguenze dell'attuale crisi finanziaria Ban Ki-moon è intervenuto ripetutamente ricordando tra l'altro che "l'incremento del costo del cibo e dei combustibili e la crisi finanziaria globale stanno minacciando di far regredire i progressi finora fatti in molte parti del mondo per ridurre la povertà e la fame. Si stima che 100 milioni di persone sono adesso a rischio di povertà" - aveva detto nel suo messaggio in occasione della 'Giornata mondiale di lotta alla povertà'. Sulla questione è ritornato ieri in un incontro con alcuni economisti di fama internazionale tra cui Joseph Stiglitz, Nancy Birdsall e Jeffrey Sachs. La crisi finanziaria sarà discussa oggi in un meeting dei direttori esecutivi delle diverse agenzie Onu e dei direttori di Banca Mondiale e Fondo monetario internazionale.

"Ciò esalta - prosegue Ban Ki-moon nel messaggio per la giornata odierna - ancora di più la portata di quanto abbiamo conseguito all'Evento di alto livello sugli Obiettivi del Millennio che si è tenuto a settembre a New York. In quell'occasione abbiamo riunito un'ampia coalizione per il cambiamento, formata da governi, esecutivi di compagnie pubbliche e private, società civile, generando così un impegno inedito a sostegno dei poveri nel mondo. Non abbiamo il dato definitivo ancora, ma l'ammontare totale impegnato in quell'occasione potrebbe eccedere sedici miliardi di dollari".

Nel suo messaggio odierno il Segretario generale dell'Onu sottolinea quindi che "il partenariato è la strada per il futuro". "Prendete ad esempio i progressi fatti sulla malaria. Il nostro sforzo globale ci ha permesso di avvicinarci all'obiettivo di contenere una malattia che uccide un bimbo ogni trenta secondi. Questo è reso possible dalla pianificazione mirata su scala nazionale, da maggiori risorse finanziarie, da una gestione coordinate su scala globale, dall'adozione di soluzioni tecniche e scientifiche di prima qualità".

"Occorre esportare tali modelli verso la soluzione di altre sfide, tra cui il cambiamento climatico, lungo la via che porta alle conferenze di Poznan e Copenhagen. Ne abbiamo bisogno per conseguire tutti gli altri Obiettivi di Sviluppo del Millennio" - conclude Ban Ki-moon. "Continuiamo dunque a progredire costruendo su queste premesse. Non c'è tempo da perdere. Le Nazioni Unite devono produrre risultati per un mondo più sicuro, sano e prospero. In questa Giornata delle Nazioni Unite, chiedo dunque ai governanti mondiali di fare la propria parte e tenere fede agli impegni presi". [GB]

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