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ActionAid: conto alla rovescia, il Governo mantenga l'impegno per il Fondo Globale
Malaria
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L'ong ActionAid ha attivato un "conto alla rovescia" per chiedere al Governo di mantenere l'impegno assunto al G8 de L'Aquila verso il 'Fondo globale per la lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria' (GFATM)."Siamo a metà agosto, ma ancora non v’è notizia sul versamento dei fondi dovuti dall’Italia al Fondo Globale per la lotta all’Aids e altri gravi pandemie: il Presidente del Consiglio manterrà la parola?" - ha chiesto nei giorni scorsi il segretario generale di ActionAid, Marco De Ponte. In occasione del vertice del G8 de L’Aquila, il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha dichiarato che entro il mese di agosto l’Italia si sarebbe rimessa in pari nei versamenti al 'Fondo globale per la lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria'. "Ma nel documento di programmazione economico-finanziaria (Dpef) approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 15 luglio, non v’è traccia di questo finanziamento, né sono pervenuti altri segnali che supportino la promessa del Primo ministro" - riporta la nota di ActionAid.
"Il comportamento dell’Italia nei confronti del Fondo Globale, in passato, è stato a dir poco alterno – ricorda De Ponte – con conseguenze gravissime sul finanziamento di importanti progetti e dunque su milioni di malati". L’Italia, guidata dal governo Berlusconi, promosse infatti l’istituzione del Fondo al G8 di Genova del 2001. "Ma già nel 2004 e nel 2006 l’Italia mancò di pagare le quote dovute. Nel 2007 il governo di Romano Prodi pagò 410 milioni di euro con cui vennero saldati arretrati e anticipata la quota del 2008. Tornato in carica il governo Berlusconi, i versamenti si sono nuovamente interrotti. Questo andamento altalenante del nostro paese riduce l’efficacia dell’azione contro le grandi pandermie. Per fermare il meccanismo di propragazione del virus dell’HIV-AIDS"– spiega De Ponte. "Occorrono cure continue: i malati non possono certo permettersi un anno di sospensione dei trattamenti".
Come aveva già notato in precedenza proprio ActionAid, il vertice de L’Aquila si è chiuso con un solo impegno certo da parte dell’Italia: colmare il buco di 130 milioni di euro verso il Fondo Globale entro un mese. Rimane invece del tutto incerto il contributo che l’Italia potrà dare all’iniziativa internazionale appena annunciata a favore della sicurezza alimentare mondiale, ovvero 20 miliardi di dollari in tre anni. "Entro il 31 agosto l’Italia deve onorare il suo impegno e versare quanto dovuto al Global Found, nonché assicurare continuità nei versamenti per gli anni futuri – conclude De Ponte – ne va della sorte di milioni di persone malate ma anche della credibilità del nostro paese e del primo ministro". Al fine di ricordare questo impegno, ActionAid ha dedicato una parte del sito proprio sito al "conto alla rovescia" verso la fine di agosto.
Nelle scorse settimane, in occasione della "Quinta Conferenza della Società Internazionale Aids" Sud Africa Medici Senza Frontiere (MSF) aveva denunciato che la riduzione dei fondi per l’HIV/AIDS e l’alto costo dei nuovi farmaci, pone a rischio la vita di migliaia di pazienti. Secondo Msn "rischiano di morire i pazienti di AIDS che hanno bisogno di un nuovo trattamento. Mentre l’accesso ai trattamenti antiretrovirali per 7 milioni di persone non ha ancora una risposta adeguata, la scarsità di finanziamenti ora minaccia ulteriormente l’estensione dei trattamenti su vasta scala". Le conseguenze dell’interruzione dei finanziamenti e delle riforniture sono potenzialmente catastrofiche: "Se l’avvio del trattamento anti-Aids su nuovi pazienti fosse sospeso o ritardato, sarebbero a rischio le vite di molti di coloro che hanno un urgente bisogno di farmaci" - affermava Msf in un comunicato diffuso alla viglia della Conferenza. [GB]
Per approfondire: La Guida di Unimondo su Aids