26 giugno: Giornata mondiale contro abuso e traffico di droghe

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"Le droghe non sono un gioco da bambini": è il tema scelto quest'anno dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc) per la Giornata internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di droga, che si è celebrata ieri 26 giugno.

"Il tema scelto ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul potere distruttivo delle droghe e al contempo di responsabilizzare la società affinché il benessere dei bambini sia sempre una priorità. I più esposti e bisognosi di tutela sono certamente quei bambini e ragazzi che vivono in strada o appartengono a famiglie di consumatori o trafficanti di stupefacenti" - riporta Progetto Uomo. La campagna di sensibilizzazione ha voluto offrire anche la possibilità di affrontare il tema in modo più ampio riflettendo su un concetto di prevenzione rivolto a tutti i minori. Un approccio alla prevenzione che non circoscrive la dipendenza esclusivamente in rapporto alle sostanze stupefacenti, ma anche in riferimento a comportamenti e stili di vita a cui proprio i bambini e giovani, che non si trovano in gravi situazioni di disagio, possono essere avviati a seconda degli input che ricevono dal mondo degli adulti.

"Fare uso di droghe oppure no è una questione di scelte, scelte consapevoli. Tuttavia molte persone in tutto il mondo non sono informate correttamente circa gli effetti potenzialmente devastanti delle droghe. Questo è il motivo per cui dobbiamo lavorare per un'educazione migliore e una maggiore consapevolezza con il fine di prevenire l'abuso di droghe" - ha sottolineato nel suo messaggio il Segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan. "Abbiamo bisogno di una leadership più coerente da parte dei governi, di esempi migliori da parte dei modelli di riferimento il cui uso di droghe danneggia molte persone oltre sé stesse" "Il nostro lavoro richiede anche di ridurre il traffico di droghe, attraverso un rafforzamento della legislazione, una collaborazione con i paesi produttori per offrire ai coltivatori alternative sostenibili alla coltivazione di colture illecite. In questo modo dobbiamo lottare contro la povertà e il traffico di droghe allo stesso tempo" - nota Kofi Annan.

Le stime più recenti indicano che 200 milioni di persone fra i 15 ed i 64 anni, hanno fatto uso di droghe illecite almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Sebbene i bambini tra i 4 e i 10 anni siano raramente oggetto di studi, i bambini di ogni età sono inclini al consumo e al traffico illecito di droghe. La campagna ha esortato quindi gli adulti a proteggere i bambini, facendo conoscere i pericoli associati all'uso di droghe. "Insegnanti ed assistenti sociali hanno un importante ruolo da svolgere, vigilando su eventuali segnali di allarme e prendendo solleciti provvedimenti per affrontare qualsiasi problema relativo alle droghe" - riporta l'Undoc.

Intanto, in Italia il ministro della Salute Livia Turco ha annunciato ieri di voler elevare, con atto amministrativo, il limite del quantitativo massimo di cannabis detenibile per uso personale senza incorrere nello spaccio e in provvedimenti punitivi fino all'arresto e al carcere. Il ministro Turco istituirà inoltre una Consulta sulle tossicodipendenze coinvolgendo anche i privati e, assieme alle Regioni ed ai ministeri della Pubblica istruzione e delle Politiche giovanili, avvierà un piano di prevenzione contro la droga, rivolto a chi inizia a consumare sostanze stupefacenti.

"Sono soddisfatto per le dichiarazioni dei ministri Paolo Ferrero e Livia Turco, che hanno espresso l'intenzione di gettare le basi per una nuova strategia contro la droga finalmente in linea con le politiche europee" - ha commentato europarlamentare della Sinistra europea Vittorio Agnoletto. "I loro predecessori di centrodestra hanno equiparato con le note tabelle quantitative il consumo di sostanze allo spaccio, con il rischio di punire con sanzioni amministrative o addirittura con il carcere migliaia di ragazzi "rei" unicamente di aver fumato qualche spinello, a tutto vantaggio degli spacciatori". "I sostenitori di quella politica ideologica ignoravano forse quanto deciso dal Parlamento europeo, che ha preso le distanze proprio da posizioni di questo tipo e chiesto a Consiglio e Commissione europei un'azione efficace e di ampio respiro sotto l'egida dei quattro pilastri dell'Organizzazione mondiale della sanità in materia di droghe: prevenzione, cura, riduzione del danno e riabilitazione". [GB]

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