Brasile: Congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale dei minori

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E' iniziato ieri a a Rio de Janeiro il 'III Congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale dei bambini' promosso da Unicef, End Child Prostitution, Pornography And Trafficking (Ecpat) e Governo del Brasile. Dopo più di dieci anni dal primo riconoscimento internazionale di questa forma di sfruttamento, il Congresso intende analizzare e trovare modaliità per combattere le differenti forme di sfruttamento sessuale dei bambini, incluso lo sfruttamento sessuale in famiglia, i matrimoni precoci, quello dei bambini che svolgono lavori domestici, l'industria commerciale del sesso, così come il fenomeno della pornografia infantile e lo sfruttamento sessuale via internet" - affermano i promotori dell'iniziativa che vede circa 3mila partecipanti da oltre 125 paesi.

"Lo sfruttamento sessuale lascia ai bambini cicatrici psicologiche e, a volte, anche fisiche e riduce le loro speranze di condurre una vita dignitosa" - afferma il Direttore generale dell'Unicef, Ann M. Veneman. "Nessun paese o regione è immune e non ci sono spettatori innocenti". Uno studio del Segretario Generale delle Nazioni Unite sulla violenza sui bambini del 2006 stima che 150 milioni di bambine e 73 milioni di bambini sotto i 18 anni abbiano avuto rapporti sessuali forzati o subito altre forme di violenza sessuale e sfruttamento. Secondo dati dell'ILO, nel 2000, 1,8 milioni di bambini venivano sfruttati sessualmente o attraverso la prostituzione o la pornografia.

"Lo sfruttamento sessuale è una violazione del diritto dei bambini alla cura e alla protezione" - sottolineano i promotori. "Gli sfruttatori utilizzano sempre nuovi mezzi per arrivare ai bambini, incluso internet e le tecnologie di telefonia mobile di nuova generazione e gli adulti possono adescare i bambini nelle chat room e usare internet per pubblicare o scaricare materiale pornografico". Nel maggio 2006, il database dell'Interpol sulle immagini di bambini sfruttati conteneva foto di più di 20mila bambini sfruttati sessualmente per produrre pornografia infantile; la maggioranza di queste erano nuove foto, a dimostrazione di recenti casi di sfruttamento

Sette anni dopo l'ultimo Congresso mondiale, tenutosi a Yokohama (Giappone) nel 2001, che si era concentrato esclusivamente sullo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali, in Brasile si discute di nuove strategie per combattere anche forme di sfruttamento sessuale a fini non commerciali, come lo sfruttamento sessuale in famiglia, o da parte di leader religiosi, di insegnanti, di operatori impegnati in missioni di peacekeeping e di gruppi armati nelle zone di conflitto. Secondo dati Unicef, nel mondo circa 82 milioni di bambine - alcune giovanissime (anche di 10 anni) - si sposeranno prima di raggiungere il diciottesimo anno di età e sono a rischio di violenza fisica e sessuale da parte dei loro mariti adulti. "Lo sfruttamento sessuale è la peggior forma di abuso di potere" - ha continuato ha detto la Veneman. "Un paio di anni fa ho incontrato in Ruanda una ragazza di 16 anni che mi ha domandato in maniera diretta 'Che hai intenzione di fare per porre fine agli stupri?' E' una domanda a cui dobbiamo rispondere collettivamente e con un rinnovato senso di urgenza".

L'associazione Ecpat Italia chiede agli Stati di "aumentare la sensibilizzazione del pubblico per creare in tutto il mondo un ambiente dove non trovi spazio la tolleranza verso questo fenomeno, dove le persone siano costrette ad agire per proteggere il diritto dei bambini a vivere liberi dallo sfruttamento sessuale. Ecpat chiede ai Governi anche di mettere fine all'impunità attribuendo ai colpevoli le loro responsabilità e ad aumentare le misure di trattamento e riabilitazione per evitare il ripetersi dei reati". "La notevole rappresentanza di Stati a Rio potrebbe essere un segnale del bisogno sentito e crescente di affrontare il problema e, per gli Stati stessi, di assumersi la responsabilità di guidare la lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini" - evidenzia Ecpat. "La sostanziale rappresentanza nel Congresso delle Istituzioni che si occupano di Diritti Umani dimostra, inoltre, un grande sforzo per portare i diritti dei bambini al centro dell'agenda in tutti gli strumenti di contrasto del fenomeno". [GB]

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