Kalash Criminel ci parla della RDC. Hai capito?

Repubblica Democratica del Congo. Kivu è uno dei toponimi che più velocemente ci portano dentro l'Africa dei conflitti per le risorse e delle sue vittime per il nostro benessere.

"Chi procura le armi? Chi li finanzia i ribelli del nord del Kivu?"

Se lo chiede Kalash Criminel, un giovane rapper figlio della RDC, ma abitante di Sevran, cittadina della periferia parigina, in una canzone del suo primo album, "Oyoki", che in lingala significa "hai capito?", uscito il 19 maggio 2017. 

Kalash Criminel è facilmente identificabile, indossa un passamontagna che lo contraddistingue e lo connota, sotto il quale si cela il volto albino di un ragazzo che ha fatto del rap la sua voce politica. Tra i suoi temi prediletti, il razzismo, la Françafrique e la negrofobia in Francia. Accusa il sistema dei beni mal acquisiti, fa comprendere tutto il male che pensa dei neri integrati nell'elite politica occidentale, citando Barack Obama e Rama Yade.

(...) Les rebelles au Nord Kivu, qui les paye? Qui les finance? Ça y est Donald Trump est passé, Marine Le Pen prend la confiance Liberté, égalité, mixité, c'est ça la France Et les keufs dans nos quartiers nous traitent de sales noirs ou d'sales arabes (...) - tratto dal brano "Euphorie".

Kalash Criminel non le manda certo a dire. E' seguito dai più giovani, attira molte domande, anche qualche perplessità e critica; non piace a tutti, ma ha conquistato un pubblico alla ricerca di radicalità musicale. Per un assaggio sonoro dell'album Oyoki, ascolta Mélanger.  

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