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Ghana: we have a new president!
dal blog "Codice deontologico dei giornalistə"
Questo fine anno, in Africa, è scritto dalle opposizioni. Nel paese di Jerry John Rawlings, al potere dal 1981 al 2001, storico leader della democrazia e del pluralismo politico, si vota di nuovo: è la settima volta dal 1993, cioè dall'inaugurazione della quarta repubblica. I seggi si sono aperti il 7 dicembre: sette i candidati.
John Dramani Mahama, del National Democratic Congress, storico e scrittore, ha tenuto in piedi il paese dal 2012 e non ce l'ha fatta a convincere nuovamente la popolazione ghanese a "tenerlo" per un secondo mandato. Dopo quattro anni, la presidenza è passata al candidato dell'opposizione, Nana Akufo Addo, del New Patriotic Party (NPP) che per la terza volta ha fatto campagna elettorale. E' stata la volta buona: 53.85% dei 10.108.149 votanti, su circa quindici milioni attesi alle urne, gli ha dato la preferenza. La conferma è venuta dalla Commissione elettorale sul cui operato il Paese aveva riposto grande fiducia.
Il Ghana è nella regione un elemento di equilibro. Circondato da vicini non sempre comodi, Costa d’Avorio e Burkina Faso sono stati entrambi sull'orlo di un conflitto interno e il Togo è dal 1967 nelle mani della famiglia Eyadéma, il compito di fare l'ago della bilancia non è facile.
Al centro dell'agenda del nuovo presidente, c'è il lavoro, finalizzato a creare prosperità e uguali opportunità per tutti. E' sicuramente una sfida per un paese molto giovane, dove però il 48% delle persone tra i 15 e i 24 anni non ha un lavoro. Lo dichiara la Banca Mondiale nel suo ultimo rapporto Landscape of Jobs in Ghana: i giovani sono più svantaggiati rispetto agli adulti. L'obiettivo della Banca Mondiale è quello di costruire opportunità per l'inclusione giovanile nel mercato del lavoro ghanese, condiviso anche da Nana Akufo Addo. C'è molto da fare. Buon lavoro al nuovo Presidente.







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