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Italia: le Ong critiche sulla Finaziaria 2004
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A nome dell'Associazione delle Ong Italiane il Presidente Sergio Marelli manifesta preoccupazione per la prossima Legge Finanziaria, lamentando l'assenza di consultazione e la "persistente mancanza" di cifre e dati concreti.
Tra i punti che destano maggiori preoccupazioni vi sono la mancata menzione riguardo la percentuale dei fondi destinati all'Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) per le Ong (la media dei Paesi europei è pari al 6%, con punte del 9%, come in Olanda) e il non recepimento della richiesta delle Ong di includere nelle misure di defiscalizzazione per il non profit quella riguardante i volontari operanti all'estero e i volontari in servizio civile impiegati nei Paesi in via di sviluppo.
Inoltre non convince l'intenzione del Governo di sperimentare la de-tax proposta dal ministro Tremonti, ovvero il meccanismo secondo il quale, con libera adesione volontaria, alcuni "punti vendita" potranno destinare una percentuale dell'Iva alla cooperazione internazionale in cambio della detraibilità, perché "non vi è però alcuna indicazione su chi gestirà e come verranno gestite tali risorse".
Secondo Marelli le misure indicate, insieme al promesso bonus riservato alle famiglie per i nuovi nati, "indicano la volontà di questo Governo di intervenire in modo sporadico sugli effetti invece che sulle cause", ma ha aggiunto il presidente "non si può pensare di combattere la povertà, nei Paesi in via di sviluppo così come in Italia, senza una chiara politica di interventi e strategie strutturali".
Anche Luisa Santolini, presidente del Forum delle associazioni familiari, dopo l'incontro col governo per la presentazione della Finanziaria 2004 dichiara che "i 540 milioni di euro destinati alla famiglia rappresentano il primo passo di un cammino interessante - ma ancora tutto da tracciare - che è in larga parte frutto delle incessanti pressioni del Forum". L'Eurispes ha denunciato, nei giorni scorsi, che l'Italia investe per la famiglia solo lo 0,9% della spesa pubblica contro una media europea del 2,4.
Edoardo Patriarca portavoce del Forum permanente del Terzo settore al termine dell'incontro con il Governo sulla Finanziaria 2004, pur sospendendo per ora un giudizio globale, manifesta perplessità sulla de-tax, misura dal meccanismo farraginoso e non condivide "qualsiasi forma di condono o sanatoria edilizia e neppure l'introduzione di bonus (molto simile ad un'elemosina) a sostegno della natalità: un provvedimento parziale che non incide per nulla nelle politiche familiari". (RB)