Iraq: petizione popolare per ritiro truppe

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Richiamare immediatamente in Italia il contingente militare in Iraq e promuovere iniziative umanitarie in esclusivo coordinamento con l'Onu. Lo chiede una petizione popolare promossa dalTavolo di solidarieta con le popolazioni irachene. La petizione potra essere firmata on-line all'indirizzo internet www.tavoloiraq.org, dove si potra anche scaricare il modulo da firmare e da inviare entro il 15 settembre all'ufficio di coordinamento della campagna.

+++ PETIZIONE ++++

Al Presidente della Camera dei Deputati

(con preghiera di trasmissione alla competente commissione Parlamentare ai sensi dell'art. 109 del Regolamento della Camera)

Petizione popolare per la non partecipazione italiana all'occupazione militare dell'Iraq

I sottoscritti cittadini italiani premesso che:

la guerra contro l'Iraq e la successiva occupazione del territorio è stata un'azione unilaterale e ingiustificata;
tale azione costituisce quindi una chiara violazione del diritto internazionale che non può essere mitigata dal fatto di aver provocato la caduta di un regime totalitario;
le potenze occupanti hanno istituito una "Coalition Provisional Authority" per l' amministrazione del paese;
la risoluzione 1483 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che riconosce l'esistenza di questa "Autorità", nel richiamarla alle proprie responsabilità ai sensi della Convenzione di Ginevra, non legittima l'occupazione
militare dell'Iraq, ma chiede la costituzione in tempi rapidi di un governo iracheno;
numerose forze politiche irachene hanno rifiutato di partecipare alla "Iraqi Interim Administration" in quanto dotata di poteri esclusivamente consultivi verso la "Authority";
nello stesso tempo non sono sinora state rinvenute in Iraq armi di distruzione di massa la cui esistenza era stata presentata come motivo legittimante l'attacco militare;
non vi sono segnali della volontà di indire libere elezioni per la formazione di un governo iracheno da parte della Coalizione;
la Coalition Provisional Authority ha annunciato misure volte a modificare il sistema economico e sociale dell'Iraq su materie che dovrebbero essere riservate esclusivamente ad un governo iracheno legittimo;
la stessa Authority sta mostrando gravi carenze e difficoltà di fronte ai crescenti problemi che stanno emergendo in Iraq

considerato che

il Parlamento italiano, nella seduta del 15 aprile 2003 ha approvato una risoluzione che autorizzava il Governo a realizzare una "missione umanitaria in Iraq"

il Governo ha deciso di:

partecipare, sia a livello politico che di supporto funzionariale, alla "Coalition Provisional Authority"
inviare un contingente militare, inquadrato sotto comando britannico, con compiti di controllo territoriale nell'area di Nassiriya,
tali atti fanno anche del nostro paese, a tutti gli effetti, una "potenza occupante";
la popolazione irachena, in varie forme, sta manifestando una crescente insofferenza per il protrarsi dell'occupazione militare senza alcuna previsione e certezza per il futuro mentre i frequenti episodi di resistenza armata non sono riconducibili solo al vecchio regime ma anche a questo malcontento

fanno appello al Parlamento italiano affinché

siano revocate le decisioni della partecipazione italiana alla "Coalition Provisional Authority" e dell'invio del contingente italiano in Iraq;
sia ripristinata la legalità internazionale, affidando alle Nazioni Unite la gestione della transizione, della sicurezza e della ricostruzione e sia formato quanto prima un governo iracheno provvisorio
siano promosse iniziative di aiuto umanitario in coordinamento con le Agenzie delle Nazioni Unite sino a che non sia stato formato un Governo iracheno legittimo e internazionalmente riconosciuto

Fonte: Tavolo di solidarietà con l'Iraq

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