No alla confusione di ruoli tra umanitario e militare

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In modo più evidente in Kossovo dove i militari della KFOR spesso finanziavano veri e propri progetti alle ONG. In Afghanistan gli stessi aerei che lanciavano bombe lanciavano anche pacchetti umanitari. Ma è in Iraq il concetto di guerra umanitaria si sta rivelando in tutta la sua ambiguità. Lo denuncia Medici senza Frontiere. "Il Ministero americano della Difesa ha recentemente creato un Ufficio della ricostruzione e degli aiuti umanitari (ORHA)" chiarisce Jean-Marc Biquet, di MSF, coautore di 'Militari - umanitari: ad ognuno il suo ruolo' "concretamente, qualsiasi presenza, trasferimento o progetto di agenzie umanitarie dovrà ottenere l'approvazione di questo organismo e la benedizione dell'esercito americano. In questo contesto, l'indipendenza delle organizzazioni umanitarie è compromessa e l'imparzialità dei soccorsi umanitari è messa sotto tutela". Anche il "Tavolo di solidarietà con le popolazioni irachene" - formato su invito dell'associazione "Un ponte per ?" e che comprende un primo gruppo di 10 ONG ed associazioni - si è schierato su questa questione. "Non vogliamo essere semplicemente i soccorritori delle vittime di guerre ingiuste" dichiarano i promotori dell'iniziativa "faremo la nostra parte per portare aiuto, ma nessuno pensi di utilizzare questo nostro impegno umanitario come supporto o consenso alle scelte politiche di guerra". E per questo hanno annunciato che rifiuteranno ogni finanziamento da Stati belligeranti o favorevoli all'intervento armato in Iraq, in primis l'Italia.

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