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Aiuti allo sviluppo: partire dal Dpef per invertire la rotta
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"Gli italiani chiedono con determinazione che nel prossimo DPEF si rispettino gli impegni presi dall'Italia per raggiungere lo 0,7% del PIL in Aiuto Pubblico allo Sviluppo". Lo affermano, in base a un'indagine commissionata alla Doxa la Focsiv e la Campagna per gli Obiettivi del Millennio. La Focsiv ha inviato nei giorni scorsi una lettera al Presidente del Consiglio, Romano Prodi, per chiedere che nel documento di programmazione economica di fine giugno ci sia un inversione di rotta rispetto alla destinazione delle risorse pubbliche in favore alla lotta alla povertà nel mondo. La Doxa ha rilevato, su un campione di 3.000 intervistati, che ben il 64% degli italiani ritiene urgente un incremento degli aiuti pubblici allo sviluppo verso i Paesi poveri e, contemporaneamente, la riduzione dei fondi destinati alla spesa per gli armamenti.
Il Presidente della Focsiv, Umberto Dalmaso, e il Direttore Generale, Sergio Marelli sottolineano nella lettera inviata a Prodi che "nel 2007 siamo a metà del percorso fissato dalle Nazioni Unite per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio entro il 2015. Sappiamo che il raggiungimento di questi obiettivi è un traguardo lontano per molti paesi, in particolar modo per l'Africa, e che la povertà è uno scandalo di cui l'Italia non deve più essere uno dei principali responsabili. E' per questo che con la presente le chiediamo di programmare nel DPEF 2008 - 2010 l'aumento delle risorse destinate agli aiuti ai Paesi poveri, coerentemente con gli impegni assunti dal nostro Paese con la Comunità Internazionale, che prevedono il raggiungimento dello 0,51% del PIL entro il 2010". L'appello al Governo continua sottolineando "L'inequivocabile orientamento espresso dalla maggioranza degli italiani, che già di per sé consideriamo una richiesta vincolante per il Governo, consentirebbe inoltre all'Italia di ricollocarsi sullo scenario internazionale con una credibilità decisamente diversa da quella oggi ingenerata dall'essere ultimo nelle graduatorie mondiali per gli aiuti contro la povertà (0,20%) e allo stesso tempo ottavo per le spese militari (29,9 miliardi di dollari) e sesto per l'esportazione mondiale di armi (827 milioni di dollari)".
Anche la Campagna per gli Obiettivi del Millennio, durante una conferenza a Roma in cui è intervenito Kofi Annan, ha chiesto al Governo di rispettare gli impegni presi in sede internazionale per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio e per sconfiggere la povertà estrema. "Le persone che hanno visitato la mostra itinerante 'Dammi uno zero sette' e che ne hanno seguito le tappe per radio, Tv e sui giornali in queste ultime settimane chiedono di essere prese sul serio" - afferm la Campagna. "Ricordiamo che 0,7% non è solo una cifra, ma un impegno preso nei confronti dei paesi più poveri".
Il 22 giugno scorso anche l'ex Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan si è aggiunto ai tanti italiani e rappresentanti della società civile, partecipando all'inaugurazione romana della mostra "Dammi un... Zero, Sette!". In quell'occasione la ViceMinistro per la cooperazione Patrizia Sentinelli ha chiesto al Governo di aumentare l'APS di circa il 50%. "Tale aumento delle risorse permetterebbe di raggiungere lo 0,33 per cento del rapporto Aps/Pil entro il 2008" - ha affermato la Viceministro. "Le risorse dell'APS che competono direttamente al ministero della Sentinelli ammontano al 22%: per raggiungere lo scopo quindi è necessario che tutti i ministeri coinvolti accolgano la richiesta della Viceministra facendo ognuno la propria parte" - afferma la Campagna. Con tale aumento l'Italia non farebbe altro che raggiungere -con due anni di ritardo- ciò che gli altri paesi europei hanno già fatto e con ciò rispettare finalmente e con grande ritardo i propri impegni.
Nel 2006, gli Aps infatti sono stati pari allo 0,20 % del Pil, piazzando l'Italia al terzultimo posto tra i 22 paesi donatori Ocse, dietro solo a Grecia e Stati Uniti. Una percentuale molto lontana dall'impegno preso di raggiungere lo 0,33 per cento del Pil entro il 2006, per poi arrivare allo 0,51 % nel 2010 e allo 0,7 % nel 2015. Eveline Herfkens, la Coordinatrice esecutiva della Campagna del Millennio, intervenuta sempre alla conferenza del 22 giugno scorso, ha ringraziato la Viceministra agli Esteri Patrizia Sentinelli per "l'inversione di tendenza" registrata nell'ultimo anno dalla Cooperazione italiana. Nel 2007 i fondi stanziati dal Ministero degli esteri sono passati da 392 milioni di euro del 2006 a 600 milioni, ma ha anche ricordato come tuttavia i fondi stanziati dagli altri ministeri primo fra tutti quello dell'Economia non hanno fatto altrettanto rendendo vani gli sforzi del Ministero degli Esteri. [GB]