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Italia: 'il governo Prodi vada avanti' - chiedono associazioni
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"Il governo Prodi vada avanti. Non c'è nessun motivo per trasformare il voto di oggi in una crisi politica generale" - riporta un comunicato della Tavola della Pace e diverse associazioni, reti e ong italiane. "Intervenendo al Senato il Ministro degli Esteri D'Alema ha evidenziato gli elementi di discontinuità che caratterizzano la politica estera del nostro governo indicando alcuni importanti impegni e obiettivi che debbono essere portati avanti con ancora più determinazione insieme alle organizzazioni della società civile e agli enti locali che nel nostro paese operano in tanti per la pace, i diritti umani e la giustizia" - afferma il comunicato.
Di fronte alla grave crisi politica la Tavola della pace ha indetto una Conferenza stampa per domani, venerdì 23 febbraio alle 11,30, a Roma presso la Sala Capranichetta (Piazza Montecitorio) per illustrare la propria posizione e le proprie proposte.
Ieri il Governo è stato battuto al Senato per due voti sulla relazione sulla politica estera del ministro Massimo D'Alema e in serata il presidente del Consiglio Romano Prodi ha presentato le dimissioni al capo dello Stato.
"Grandi sfide sollecitano il nostro paese ad assumersi sempre maggiori responsabilità in Europa e nel mondo. Di questa nuova politica c'è bisogno per contribuire attivamente al superamento dell'unilateralismo e delle logiche di guerra, per ridare spazio alla politica, al diritto e alle istituzioni internazionali democratiche, alla lotta alla miseria, alla prevenzione e soluzione pacifica dei conflitti, alla giustizia e alla democrazia internazionale" - continua il comunicato della Tavola della Pace.
"Chiediamo al Governo Prodi di mantenere aperto il dibattito e il confronto che oggi si è svolto al Senato e di estenderlo a tutto il paese perché sempre più grande sia la consapevolezza e la partecipazione diretta dei cittadini e delle loro organizzazioni. Ci sono molti valori e obiettivi condivisi dalla stragrande maggioranza degli italiani. Ci sono anche scelte che debbono ancora essere dibattute e compiute in modo democratico e partecipato" - sottolinea il comunicato
"Il Governo Prodi vada avanti. Lo deve agli italiani che non sopporterebbero di tornare indietro. Lo deve ai tanti cittadini del mondo che confidano nella nuova politica estera dell'Italia" - conclude il comunicato sottoscritto da numerose associazioni tra cui Arci, Assopace, Auser, Beati i costruttori di pace, Centro per la pace Forlì - Cesena, CNCA Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Consorzio Italiano di Solidarietà, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, Forum Ambientalista, Gruppo Abele, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli, Libera, Lunaria, Rete Nuovo Municipio, Tavola della Pace, Uisp, Un ponte per...
Gran parte di queste associazioni, alla vigilia della partecipazione alla manifestazione di Vicenza del 17 febbraio contro il raddoppio della base Usaf, avevano reso noto un documento sollecitando "un dibattito aperto senza pregiudizi e ideologismi" del Governo sulle sfide che l'Italia deve affrontare nello scenario internazionale "con la sincera attenzione alla costruzione della pace che si fa sempre più urgente ed esigente".
Sono intanto iniziate le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Il presidente del Senato, Franco Marini, è salito questa mattina al Quirinale per essere ricevuto da Giorgio Napolitano. Dopo un'ora, alle 11,30 è stato il turno di Fausto Bertinotti. Per guadagnare tempo, il presidente della Repubblica ha deciso di sviluppare le consultazioni ricevendo al Quirinale insieme ai presidenti dei gruppi parlamentari anche i leader dei rispettivi partiti. [GB]