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Banca Mondiale revoca permesso al forum a attivisti italiani
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Anche a Luca Manes, corrispondente di Liberazione e collaboratore di Unimondo oltre che membro dello staff della "Campagna per la riforma della Banca mondiale" (CRBM) è stato ritirato l'accredito da parte della Banca Mondiale (BM) per partecipare agli incontri annuali di Banca mondiale (BM) e Fondo monetario internazionale (FMI) in programma a partire dal 15 settembre a Singapore. La decisione, comunicata oggi dalla BM senza alcvuna spiegazione attraverso una mail di due righe, avviene dopo che le autorità di Singapore non avevano permesso l'accesso sul loro territorio ad Antonio Tricarico ed Elena Gerebizza di CRBM/Manitese in occasione degli incontri annuali di BM e FMI. "La decisione è senza precedenti, visto che la stessa Banca mondiale, con l'approvazione delle autorità italiane, aveva già concesso un accreditamento ufficiale per i tre esponenti della società civile del nostro Paese" - avevano commentato i due esponenti della Campagna promossa dal Centro Internazionale Crocevia di Roma con il sostegno di 41 ong di sviluppo, associazioni ambientaliste, per la difesa diritti umani e movimenti di base della società civile italiana.
Luca Manes era in procinto di partenza per Singapore quando, proprio mentre lo raggiungevamo telefonicamente nel suo ufficio per sentire le ultime informazioni circa gli incontri annuali della BM e il contro-forum della società civile a Batam, riceveva la seguente mail dalla Banca Mondiale: "Dear Mr. Luca Manes, This is to inform you that your registration to the 2006 Annual Meetings has been cancelled. If you have any questions, please contact: E-mail: ...". Manes aveva ottenuto l'accredito in quanto pubblicista e collaboratore del quotidiano Liberazione e non come membro dello staff della Campagna CRBM: nessuna spiegazione è stata data per il ritiro dell'accredito.
Per quanto riguardava gli altri due membri della Campagna CRBM, invece, il diniego di permanenza a Singapore è basato su generiche ragioni di sicurezza. "In questo modo le autorità dell'isola-stato asiatica sconfessano clamorosamente dei provvedimenti presi da un'importante istituzione internazionale come la Banca mondiale, che quindi sembrerebbe concedere il permesso di partecipare a un evento come gli incontri annuali a soggetti pericolosi" - avevano commentato Tricarico e Gerebizza.
Sulla faccenda era intervenuta anche il viceministro degli Esteri con delega alla Cooperazione, Patrizia Sentinelli, che aveva cosi commentato. "La notizia della decisione del governo di Singapore di negare l'accesso all'isola-stato a due rappresentati italiani della Campagna per la riforma della Banca Mondiale/Mani tese, attesi nei prossimi giorni per alcuni incontri previsti dalla stessa Banca Mondiale con la società civile, è incomprensibile e mi riempie di stupore". Il viceministro affermava inoltre di "aver immediatamente attivato la nostra ambasciata che ha presentato un appunto scritto alle autorità di Singapore in modo che sia consentito a tutti i rappresentanti delle Ong accreditati di accedere a Singapore": ma a quanto pare sono valse ben poco visto che la revoca del permesso è stata estesa anche a Manes.
Seguiremo nelle prossime ore gli sviluppi del caso che non può essere taciuto data la gravità della revoca, questa volta direttamente da parte della Banca Mondiale e non, come nel caso degli altri due attivisti della Campagna, da parte delle autorità di Singapore. Va ricordato che la Campagna CRBM è impegnata dal 1996 all'interno di numerose reti della società civile internazionale per una democratizzazione ed una profonda riforma delle istituzioni finanziarie internazionali (BM e FMI), che rimangono i principali responsabili dell'iniquo processo di globalizzazione, dedicando un'attenzione particolare agli impatti ambientali, sociali, di sviluppo e sui diritti umani degli investimenti pubblici e privati dal Nord verso il Sud del mondo in solidarietà con le comunità locali che li vivono in prima persona.
Si dovrebbe tenere invece il contro-forum della società civile a Batam, isoletta indonesiana a 45 minuti di traghetto da Singapore. Il contro-forum, che era stato impedito in un primo tempo dalla polizia indonesiana adducendo motivi di "sicurezza", è promosso da numerose organizzazioni della società civile mondiale. [GB]