Sbilanciamoci: Finanziaria insoddisfacente, tagli alla spesa sociale

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I beni comuni al centro di una nuova economia, utile a superare il neoliberismo e recuperare così la centralità della persona, e dei suoi diritti, e il rispetto dell'ambiente. E' questo il tema portante della quarta edizione del Forum "L'impresa di un'economia diversa" organizzato dalla Campagna Sbilanciamoci a Bari da oggi al 3 settembre: quattro giorni di dibattiti e di iniziative culturali, 6 sessioni plenarie, 13 gruppi di lavoro, oltre 120 relatori italiani e stranieri. "Oggi è un momento particolare, iniziamo i lavori lo stesso giorno in cui il governo Prodi definisce i criteri guida per la prossima finanziaria - ha detto Giulio Marcon, portavoce della campagna aprendo il Forum. E non siamo soddisfatti, soprattutto per la grande mole di tagli che l'esecutivo si appresta a compiere nei settori della spesa sociale, della sanità, delle pensioni e dei trasferimenti agli enti locali.

"Mettere al centro dell'economia i beni comuni - ha continuato Marcon collegando la nuova legge Finanziaria al Forum - significa spostare il baricentro dell'idea attuale di sviluppo e di intervento economico, riorientando così le priorità e gli obiettivi di una società. Oltre il libero mercato, un'economia dei beni comuni non può che produrre più sicurezza e meno diseguaglianze, più responsabilità comune e meno competizione. Chiediamo perciò al governo di sentirsi gestore non di una Società per Azioni (come piaceva a Berlusconi), ma titolare e mandatario della Res Publica".

Al Forum di Bari partecipano quest'anno diversi esponenti del governo. "E' una novità, dice Marcon, oggi la società civile organizzata ha un interlocutore con cui parlare. In questo il governo Prodi è diverso dal governo Berlusconi. Faremo presente nel tavolo di confronto aperto in questi mesi che il risanamento dei conti pubblici è importante, ma senza far pagare i soliti noti. Ecco perché siamo preoccupati dalla manovra di 30 miliardi che se non viene spalmata su due anni (opzione da noi condivisa) rischia di produrre effetti socialmente laceranti e avere un impatto negativo sul rilancio dell'economia reale. Nelle prossime settimane sapremo se ci aspetta una versione più soft e temperata delle vecchie politiche, un liberismo dal volto umano, oppure un sano riformismo economico che punti ad un nuovo modello di sviluppo."

Le proposte che la Campagna Sbilanciamoci sta elaborando per una legge finanziaria capace di generare una politica di giustizia fiscale, prevedono l'aumento dell'imposizione sulle rendite e sugli scaglioni più alti di reddito, reintroducendo la tassa di successione per i patrimoni di almeno 1 milione di euro. Prevedono inoltre l'introduzione delle tasse di scopo (come ad esempio la carbon e la tobin tax), anche in ambito globale, facendo pagare con nuovi studi di settore il lavoro autonomo ma anche - attraverso una sorta di minimum tax - quelle oltre 300mila imprese che da anni vanno avanti prosperose, ma non denunciano utili (sui quali si pagano le tasse) e che chiudono sempre il bilancio in pareggio se non addirittura in deficit. Con queste misure - strutturali e non congiunturali - anche l'Unione Europea dovrebbe esprimere soddisfazione. Il valore complessivo e di 10 miliardi di euro che, sommate alla riduzione delle spese militari, arrivano a 15 miliardi di entrate o di minori spese. Con tutti questi soldi - senza tagliare pensioni e sanità e intervenendo sui conti pubblici - è possibile una finanziaria di segno diverso, al servizio della persona e rispettosa dell'ambiente.

Fonte: Metaforfosi

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