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Israele-Libano: Annan denuncia l'uso di cluster bomb israeliane
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Il segretario dell'Onu Kofi Annan ha denunciato l'uso di bombe a grappolo da parte di Israele durante la guerra contro Hezbollah in Libano e ha chiesto al governo israeliano di fornire mappe e indicazioni sulle località dove le bombe a frammentazione sono state usate in modo che si possa localizzarle al fine di proteggere i civili" - riporta l'agenzia Misna. "Questo genere di armi non dovrebbero essere utilizzate nelle zone civili" e l'Onu dovrà "agire rapidamente per neutralizzarle" - ha detto Annan, che dopo Libano e Israele sta proseguendo la sua visita in Medio Oriente nel tentativo di rafforzare la tregua e garantire una soluzione pacifica del conflitto.
Già ieri alla vigilia della Conferenza sulla ricostruzione in Libano che si è aperta in queste ore a Stoccoloma, il vicesegretario Onu e coordinatore umanitario Jan Egeland aveva denunciato come "immorale" l'uso delle cosiddette 'cluster bomb' da parte di Israele a tre giorni dalla tregua "quando si sapeva che ci sarebbe stata una risoluzione e una fine dei combattimenti". Secondo Chris Clark, responsabile del sezione mine dell'Onu nel Libano meridionale, dopo la tregua del 14 agosto si sono registrati 59 incidenti a causa di ordigni inesplosi, con 13 vittime che si vanno ad aggiungere ai circa 1.200 libanesi nei 34 giorni di guerra tra Israele ed Hezbollah, in cui hanno perso la vita oltre un centinaio di israeliani - segnala sempre l'agenzia Misna. Sono stati individuati oltre 100 siti contaminati e finora si contano circa 2171 submunizioni.
"Ancora una volta, dopo il cessate il fuoco, si può appurare quanto siano indiscriminate e immorali le cluster bombs" - ha dichiarato il Direttore della Campagna Italiana contro le mine Giuseppe Schiavello. "Questi ordigni rimangono inesplosi sul terreno colpendo, il più delle volte in maniera letale, la popolazione civile di rientro verso le proprie case". La Campagna Italiana contro le mine ribadisce il suo impegno per la totale messa al bando delle munizioni cluster e per questo rinnova con urgenza l'invito al Parlamento italiano a predisporre con immediatezza e tempestività l'iter legislativo più opportuno per bandire l'uso e il possesso delle munizioni cluster, poiché le sub-munizioni inesplose divengono ordigni pronti ad esplodere in qualsiasi momento come le mine antipersona.
Amnesty International ha intanto chiesto ai ministri degli Esteri dell'Ue di sostenere attivamente il Segretario generale dell'Onu Kofi Annan nell'avvio di un'indagine esaustiva sulle violazioni dei diritti umani commesse in Libano e Israele nel corso del recente conflitto. "Un cessate il fuoco, da solo, non basta a portare la pace. Una soluzione sostenibile e duratura potrà esserci solo quando i responsabili delle violazioni dei diritti umani saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni e verrà resa piena riparazione alle vittime di entrambe le parti" - ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell'ufficio di Amnesty International presso l'Ue.
L'organizzazione per i diritti umani ha inoltre chiesto di assicurare che l'operazione allargata di peacekeeping dell'Onu, a guida Ue, sia dotata di un mandato efficace per proteggere i civili e comprenda una componente di monitoraggio che possa indagare e riferire pubblicamente sulle violazioni dei diritti umani. "Le prove raccolte sul campo da Amnesty International indicano che entrambe le parti in conflitto hanno commesso crimini di guerra. Questa circostanza dev'essere affrontata e questo è il momento giusto per farlo. I diritti umani devono far parte del quadro fondamentale delle misure immediate e dell'agenda politica di lungo periodo riguardanti quell'area. L'Ue non dovrebbe perdere questa occasione" - ha concluso Oosting. [GB]