Msf: denuncia le condizioni del campo per stranieri a Cassibile

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Nessun tipo di accoglienza e condizioni "indescrivibili". E' questa la realtà che centinaia di stranieri impiegati come lavoratori stagionali per la raccolta di primizie hanno trovato al loro arrivo a Cassibile in provincia di Siracusa. Lo denuncia Medici Senza Frontiere (MSF) che di fronte alla situazione ha deciso di avviare immediatamente un intervento con l'obiettivo di garantire assistenza sanitaria e servizi minimi di accoglienza agli stranieri.

"In un campo, all'ingresso di Cassibile, i nostri volontari hanno individuato circa 300 immigrati accampati con capanne di fortuna senza acqua o bagni" afferma Guilhem Molinie, coordinatore dei progetti in Sicilia per MSF. "Si tratta di stranieri che arrivano qui per essere impiegati nella raccolta delle patate come lavoratori stagionali. Molti di loro sono richiedenti asilo e rifugiati che arrivano da zone di guerra. Per il quarto anno consecutivo siamo testimoni di questa realtà degradante, ad oggi solo l'ASL locale ha risposto alle nostre sollecitazioni attivandosi per fornire un servizio ambulatoriale per gli stagionali. Stanchi delle mancate risposte da parte delle autorità abbiamo deciso di avviare un intervento di emergenza".

Nei primi giorni MSF ha visitato oltre 150 stranieri: i problemi principali riscontrati sono diarrea, malattie respiratorie e dermatologiche. Tutte patologie chiaramente riferibili alle precarie condizioni abitative. Il primo punto acqua, la fontana del paese, si trova ad un 1,5km di distanza. Questo, come la mancanza di latrine e tende, è lontano persino dagli standard minimi fissati dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati nei campi profughi. MSF ha iniziato inoltre la costruzione di latrine, docce, un sistema di smaltimento dei rifiuti e ha distribuito taniche per la raccolta dell'acqua e kit per l'igiene personale. MSF ha appena appreso che è in corso una dununcia contro i rappresentanti dell'organizzazione internazionale per aver montato una tenda per le consultazioni mediche su un suolo privato.

"Ci troviamo per l'ennesima volta di fronte all'arrivo massiccio di straneri che lavorano alla raccolta di primizie, questo avviene in Sicilia come in altre regioni di Italia" ha detto Andrea Accardi, coordinatore dei progetti italiani di MSF. "Le condizioni in cui vivono gli stagionali qui sono indescrivibili, per questo MSF si è vista costretta ad avviare un intervento di emergenza in Italia con le stesse modalità che usa nei campi profughi. Chiediamo che le autorità preposte si assumano immediatamente le loro responsabilità". Il fenomeno dei lavoratori stagionali non è circoscritto solo alla Sicilia. All'inizio del 2005 MSF ha pubblicato un rapporto dal titolo "I frutti dell'ipocrisia" in cui venivano denunciate le drammatiche condizioni di vita e salute per gli stranieri impiegati come stagionali nelle campagne del Sud Italia. Da allora MSF ha continuato a lavorare con gli stagionali in Sicilia, Puglia e Calabria.

Intanto è stato prorogato il regime transitorio sulla libera circolazione dei lavoratori provenienti dai nuovi paesi membri dell'Unione europea per un ulteriore periodo di tre anni, dal 1° maggio 2006 al 30 aprile 2009.

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