Banane: denuncia dei bananeros e campagna Ctm

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In Nicaragua continua da quasi ottanta giorni la permanenza sotto i palazzi del Governo dei bananeros, i lavoratori delle piantagioni di banane che si sono ammalati a causa del Nemagòn e di altri pesticidi. La protesta è stata battezzata una "Marcia senza Ritorno" in quanto l'obiettivo è quello a tutti i costi del riconoscimento dei diritti che a loro spettano. Tra le promesse del Governo erano previsti 100 milioni di cordobas per l'aiuto sanitario alle migliaia di persone colpite dai danni provocati dal Nemagòn. Attualmente il Ministero della sanità interviene solo garantendo una serie di visite ed esami e una piccola parte di medicine, cosa che è assolutamente insufficiente per coprire l'enorme bisogno esistente.

Vista la continua sordità dei rappresentanti governativi martedì 3 maggio i bananeros hanno deciso di denunciare, presso il Centro Nicaraguense de Derechos Humanos (Cenidh) e presso la stessa Procura per i Diritti Umani, il Procuratore Omar Cabezas per "aver violato i nostri diritti costituzionali, i diritti umani che ci vengono garantiti dalla legge nazionale ed anche i diritti umani garantiti dalla Legge universale". Ma il continuo rifiuto di incontro sia da parte dell'Assemblea che della Procura ha portato i bananeros a concretizzare questa azione che ha l'obiettivo di denunciare il collegamento che c'è tra la Procura e l'Assemblea Nacional che secondo la Legge 212 ha il potere di destituire il Procuratore in caso di negligenza. La notizia della denuncia ha avuto molto risalto su tutti i canali di televisione nazionale ed ha messo allo scoperto la sospettosa lentezza della Procura dei Diritti Umani.

Verso metà pomeriggio dello stesso giorno è arrivato per mano di alcuni membri della Procuradurìa de los Derechos Humanos un comunicato con un attacco diretto ed offensivo nei confronti del Presidente della Asotraexdan - coordinamento dei bananeros - che è stato consegnato a mano direttamente ai rappresentanti degli afectados.

La reazione è stata ovviamente molto dura e in serata è stata convocata un assemblea durante la quale è stato sottolineato che la denuncia presentata nei confronti del procuratore era espressione di tutti i settori e non di Victorino Espinales, il quale funge solo da portavoce di posizioni che vengono prese e discusse con tutta la gente. A conclusione dell'assemblea si è deciso di emettere un comunicato pubblico in cui si considereranno Non Grati i due procuratori, in quanto manca la reale volontà nell'emettere una risoluzione di condanna nei confronti dei deputati delle due principali forze politiche (Frente Sandinista e Partido Liberal).

In questa situazione di fatto c'è da considerare che alcune dichiarazioni della colazione dei bananeros ha toccato gli interessi di alcuni deputati del Frente Sandinista tra cui Marcelino Garcìa che controlla il 25% dei lavoratori del mercato delle banane e che viene protetto in modo indiscusso dal proprio partito, che storicamente ha sempre appoggiato il settore dei bananeros che fa capo alla Asociaci㳀n Trabajadores del Campo (ATC), che continuano a mantenere l'appoggio legale dell'attuale ricercato dalla polizia, Walter Gutierrez. Questo insieme di cose sembra far sì che nemmeno un piccolo spiraglio si sia fino ad ora aperto e le prospettive restano alquanto difficili dato che un buon numero delle richieste dei bananeros devono necessariamente passare attraverso l'approvazione della Asamblea Nacional. A mettere ancora più tensione alla situazione è sopraggiunta l'informazione che il Presidente Bola㱀os, durante un'intervista, avrebbe detto che la gente del Nemagòn sembra un branco dii pipistrelli per come si sdraiano sulle loro amache appese. A questo si aggiunge che tra pochi giorni arriverà l'inverno e con esso le prime piogge che di solito sono torrenziali.

Il mercato delle banane controllato per l'80% da cinque multinazionale impone regole ingiuste ai produttori con situazioni di sfruttamento dei lavoratori nei paesi del Sud del mondo e dell'ambiente nella piantagione intensiva. Per informare su queste situazioni l'importantore del commercio equo Ctm Altromercato promuove una campagna "Diritti che parlano" che prevede il 7 e 8 maggio punti informativi in 150 piazze italiane. La campagna si rivolge alle scuole perchè inseriscano nei programmi momenti di informazione e formazione e affinchè inseriscano nelle mense scolastiche le banane eque. A questo si aggiunge una petizione rivolta agli enti pubblici chiedendo di inserire nei propri capitolati di acquisto pubblico le banane del commercio equo destinate alle mense pubbliche. Inoltre il 7 maggio a Genova, presso Palazzo Ducale si terrà un convegno internazionale dedicato ai temi della campagna che prevede la presenza di produttori di banane delpl'Ecuador, di operatori del settore, di giornalisti: per un confronto aperto e per tracciare possibili starde di economia solidale.[AT]

Altre fonti: Bottega solidale

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