Zambia: pressioni del FMI e BM sulle politiche agricole

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La società civile zambiana, rappresentata dalla Zambia Land Alliance (ZLA), si oppone con forza alla bozza di riforma agraria presentata dal Governo, che propone di assegnare tutta la terra al Presidente della Repubblica, con l'intenzione di promuovere l'assegnazione di titoli di proprietà nelle aree rurali. Una manovra che, secondo le organizzazioni della società civile, rischia di incrementare le vendite incontrollate di grandi appezzamenti terrieri da parte di speculatori che estromettono i contadini poveri a beneficio di pochi proprietari terrieri.

Suscita invece interesse la proposta di riservare alle donne il 30% della terra del Paese, un provvedimento quasi "rivoluzionario" in un continente dove le donne hanno pochi diritti e molti doveri.

La Coordinatrice Residente per l'Onu nello Zambia, Olubanke King-Akerele, ha evidenziato la necessità di nuove iniziative per garantire al paese la sicurezza alimentare e consentire
il recupero dalla perdita dei raccolti dello scorso anno.

Secondo il Programma Alimentare Mondiale e la Fao, la produzione alimentare zambiana è molto limitata. Questa prospettiva conferma le pressioni esercitate dalle agenzie delle Nazioni Unite, con il sostegno delle industrie statunitensi, affinché lo Zambia accetti gli alimenti geneticamente modificati per superare la grave crisi alimentare che attanaglia il paese.

Intanto, finanziatori occidentali, Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale, minacciano di ritirare il supporto al paese di fronte alla riluttanza del Governo di Lusaka di privatizzare tre enti statali (Zambia Electricity Supply Corporation, Zambia Telecommunication Corporation e Zambia National Commercial Bank) considerati strategici per il Paese sudafricano. Secondo Jubilee-Zambia, organizzazione impegnata per l'abbattimento del debito zambiano di circa sette miliardi di dollari, finora il Governo ha ricevuto 462 milioni di dollari, un terzo di quanto promesso dai finanziatori.

Fonti: Peacelink, Africa Pulse, Inter Press Service

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