Wsis: dopo il I° Prepcom in forse Tunisi

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Chiusa la prima fase di preparazione del World Summit on the Information Society (Wsis) previsto per il novembre 2005 proprio in Tunisia.L'ultima tappa di questo percorso è stata Hammamet in Tunisia, dove dal 24 al 26 giugno si è tenuta la sessione di Prepcom. Più di 900 partecipanti tra cui 135 delegazioni governative e il Forum delle Ong CONGO hanno dato vita a un confronto che è stato segnato dall'intervento di numerosi gruppi definiti "governmental non-governmental organization" tunisini, presenti massicciamente nelle assemblee della società civile, impedendone lo svolgimento e condizionando i dibattiti.

Nel Prepcom I quando è stato annunciato il nome di chi avrebbe letto la stessa dichiarazione, la vicepresidente Souhayr Belhassen della Lega tunisina per i diritti umani, i tunisini, che avevano portato aiuti in massa da Tunisi per creare disordini, hanno scatenato un putiferio tanto che la sessione governativa è stata sospesa - cosa mai successa prima in una riunione dell'ONU - su richiesta dell'ambasciatore tunisino e di 25 associazioni tunisine. Poichè l'ambasciatore tunisino ha poi dichiarato che il suo governo non aveva nulla contro la persona in questione il Presidente ha deciso di far parlare la vicepresidente tunisina della lega dei diritti umani. La dichiarazione è stata letta poi da un a rappresentante designata dai paesi africani, che non hanno accettato come loro rappresentante la tunisina.

La seconda prepcom si terrà a Ginevra dal 17 al 25 febbraio 2005 per creare regole e procedure tali da impedire il ripetersi di simili eventi.

Il punto centrale della prepCom avrebbe dovuto essere il dibattito sull'Internet Governance e sul Financing ma purtroppo è passato in second'ordine a causa dei disordini scatenati dai tunisini che rischiano però ora di perdere anche il Vertice. Le organizzazioni che operano per la libertà di espressione riunite nell'incontro International Freedom of Expression Exchange (IFEX) tenutosi lo scorso 18 giugno a Baku (Azerbaijan) hanno espresso con una lettera aperta verso l'ONU, l'ITU e l'UNESCO la loro preoccupazione sul ruolo del governo tunisino nel percorso di avvicinamento al World Summit on the Information Society (WSIS), in quanto reo di violare la libertà di espressione e quindi i principi della Carta delle Nazioni Unite. Per questo chiedono all'Onu di riconsiderare la sede del prossimo WSIS se il governo tunisino non farà dei progressi sul diritto alla libertà di espressione.

Intanto all'interno della campagna CRIS è stato avviato il Global Governance Project GPP per studiare la situazione dei diritti a comunicare in diverse aree del mondo, sviluppare stumenti e strategie per affermare tali diritti e sostenere le azioni della società civile. Tra i paesi coinvolti nel progetto ci sono oltre alle Filippine, il Brasile, la Colombia e il Kenya anche l'Europa riguardo sia alle politiche su pluralismo dei media, accesso all'informazione, copyright, privacy e accesso alle ICT sia sui modelli di governance e del ruolo degli attori non statali nel definire ed implementare le politiche in materia di comunicazione a livello europeo. Intanto il prossimo venerdì 16 luglio si terrà a Bolzano il primo incontro del GPP con una sessione di studio e approfondimento e un incontro pubblico.[AT]

Altre fonti: Conference of NGOs in Consulative Relationship with the United Nations, World Summit on the information society

Approfondimento: Tunisian Secretariat, UNESCO Information Society, UN ICT Task Force, WSIS Civil Society Meeting Point, Coordinating Board of Business Interlocutors

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