WTO: servizi privatizzati con trasparenza

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Dopo l'incontro di Doha, l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) sta continuando a Ginevra le trattative sui GATS, l'Accordo Generale sul Commercio nei Servizi. Con il 30 giugno, termine di scadenza per la presentazioni delle richieste, i negoziati passano nella fase considerata da Pascal Lamy, Commissario europeo al commercio, "quella di trasperanza e quella dei negoziati lontano dai riflettori". Forti preoccupazioni vengono dalla Campagna "Stop Wto" che non vede la possibilità di confronto nella fase di trasparenza che diventa quasi di sola informazione. Nell'ultimo discorso di Mike Moore, direttore generale WTO, si apprende che i servizi pubblici saranno oggetto di negoziato basta che i paesi lo vogliano e il WTO non porrà limiti. Con un appello aperto alla società civile, una numerosa coalizione di ONG europee esprime forti preoccupazioni per la trasparenza di questa fase, chiedendo alla Commissione Europea e ai singoli governi la pubblicazione di tutte le proposte spedite dall'U.E. agli altri membri del WTO. Ogni stato - secondo le ONG - dovrebbe comunicare dettagli delle richieste all'UE e al WTO. L'UE ha aperto un canale diretto con la società civile che aggiunge agli incontri dello scorso 4-5 luglio sul DDA (Development Doha Agenda) e del 9-10 con il WWF, una chat aperta e forum su commercio, governance e sviluppo sostenibile.
Pubblicato il: 10.07.2002 " Fonte: » Europe in the world, Rete di Lilliput, Cocis, Campagna Stop Wto;
" Approfondimento: » Campagna sul diritto all'asilo, Camapagna WWF Balanced Trade, Camapagna GATSWATCH - Info critical on GATS, Critica al liberismo a cura del Global Policy Forum;

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