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Vita ribelle in Myanmar: la quotidianità nella base di Camp Victoria, Stato Chin
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Foto di Alessandro De Pascale e Theo Guzman
Siamo a Camp Victoria, il quartier generale del Chin National Army (CNA), che controlla il 70% del territorio dello Stato Chin. Questa installazione, esistente da molto tempo, nonché la più grande, si trova sulle rive del fiume Tiau, al confine tra lo stato indiano orientale del Mizoram e il Myanmar occidentale.
Al suo interno, numerose strutture ed edifici, che si estendono per decine di chilometri, con diverse arterie che li collegano (ripidi passi di montagna non asfaltati e piste di fango), dotate di cartelli stradali in lingua inglese e di lampioni stradali in fase di installazione alimentati con pannelli solari. Perché anche qui, in questo grande ed esteso campo militare, mancano sia l’elettricità (si usano generatori a gasolio), sia l’acqua corrente (i serbatoi per raccoglierla sono ovunque).
Dentro Camp Victoria la maggior parte dei soldati sono giovanissimi. Volontari entrati nelle fila del Chin National Army (CNA), provenienti dal territorio montuoso circostante o da altre aree del Paese, addestrati in un apposito campo adibito allo scopo. Tra loro persino qualche disertore, in fuga dalla violenza dei golpisti dell’esercito regolare Tatmadaw e dall’oppressione della giunta militare salita al potere con un colpo di Stato il 1° febbraio del 2021...