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Vita non profit: l'agenda della società civile per il nuovo Europarlamento
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L'agenda del nuovo Europarlamento può scriverla, stavolta, la società civile dei 27 Stati membri. Tra le priorità dal 2009 al 2014 si comincia dal ruolo "anti-crisi economica" che può giocare l'economia sociale.Ma le proposte riguardanoanche sugli aiuti allo sviluppo, il commercio equo e solidale, il volontariato e l'ambiente. Vita non profit ha raccolto le principali proposte che - in occasione delle votazioni per il Parlamento europeo - rilanciamo ai nostri lettori.
Povertà e occupazione nel non profit
Il nuovo Europarlamento si insedierà con un numero impressionante di cittadini europei a rischio povertà: 78 milioni. Che fare per aiutarli? In Irlanda, lo Europan Antipoverty Network ha stilato un manifesto con 10 priorità, a cominciare dal riconoscimento del ruolo della società civile come volano di occupazione da sostenere con i fondi strutturali europei. La media Europa di occupati nel Terzo settore si attesta, ad oggi, sul 10% della popolazione attiva. Si veda: www.eapn.ie
Aiuto allo sviluppo
Il conto alla rovescia corre veloce verso il 2015, data entro cui gli Stati membri dell'Ue si sono impegnati a stanziare lo 0,7% del Pil in aiuto allo sviluppo. Ma la quantità dell'aiuto non è l'unico problema da affrontare: le ong europee chiedono che il nuovo aiuto allo sviluppo di Bruxelles tenga conto dei seguenti principi esclusi dalla Paris Declaration of Aid Effectivness: parità di genere, centralità dei diritti umani, diritti dei bambini, sostenibilità ambientale. E le sfide non finiscono qui: dal Wwf a Concord, le ong spingono Bruxelles di svincolare gli aiuti da accodi politici e a considerarli, invece, parte di un piano comune sullo sviluppo sostenibile del pianeta. Si veda: www.bond.org.uk
Faire Trade
E' Action Aid International a sottolineare l'urgenza di riformare gli accordi commerciali dell'Europa con il Sud del mondo. In particolare, chiede ai nuovi europarlamentari di: usare la riforma della politica agricola comunitaria (CAP), che assorbe circa il 40% del budget europeo, per interrompere le politiche di dumping verso i Paesi poveri e di rinegoziare i Free Trade Agreements (FTAs) con l'India e gli Economic Partnership Agreement (EPAs) con i Paesi dei Carabi. Si veda: www.actionaid.org
Volontariato
L'impegno per gli altri come priorità istituzionale del Parlamento europeo tra il 2009 e il 2014? Ne è convinto lo European Volunteer Center (Cev) che, in vista del 2011, anno europeo del volontariato, chiede la creazione di un Intergruppo sul volontariato all'interno dell'Europarlamento e anche l'adozione di uno "statuto europeo dell'associazione" che faciliti la cooperazione transfrontaliera di sigle sociali e volontari. Si veda: www.cev.be
Ambiente
Le priorità sull'ambiente per il nuovo Parlamento sono fissate nella road map 2009-2014 firmata dai Green 10. Ovvero 10 tra le più grandi organizzazioni ambientaliste del pianeta, capitanate dal WWF, che, tra moltre altre cose, chiedono all'Europa di diventare la prima economia del mondo "transport efficient". La road map completa si trova su: www.panda.org
Carlotta Jesi - da Vita.it
Per altre proposte presentate ai candidati si veda il seguente articolo di Unimondo