Vandana Shiva. "Priorità assoluta: fermare il WTO a Cancun"

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"Commercio equo non è solo un'esperienza
"esotica", un insieme di bei banchetti da visitare alla fiera, ma vuol dire campagne, mobilitazione, un'esperienza politica ed economica quotidiana dalla quale partire per cambiare tutto il sistema economico mondiale, che esclude ed uccide migliaia di persone in tutti i sud del mondo. E' un'alleanza tra nord e sud che funziona, un attacco al mercato globale dalle multinazionali". Con queste parole l'economista indiana Vandana Shiva ha partecipato, invitata dalla centrale di importazione Equoland e da Altra Qualità, al dibattito "Semi di libertà. La lotta dei contadini indiani per il diritto alla vita e per un sistema agricolo democratico ed equo" presso la Fiera Nazionale del Commercio Equo e Solidale di Modena che resterà aperta fino a domani al Parco Novi Sad di Modena

Vandana Shiva punta il dito verso Cancun: il primo obiettivo del movimento globale, secondo l'economista indiana, deve essere "fermare l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) prima che a Cancun renda irreversibili alcuni meccanismi che stanno mettendo in ginocchio i produttori del Sud. Penso alla farina, che per gli Stati Uniti ha un costo di produzione di 6,24 dollari per unità di vendita, ma che riescono a piazzare sul mercato, grazie agli aiuti economici alle esportazioni, a 3,5
dollari. Ma penso anche al cotone, che sempre agli Usa costa produrlo circa un dollaro per unità di vendita, ma riescono a rivenderlo a un terzo. Un prezzo di sangue per l'Africa, ad esempio, che per colpa dei sussidi perdono, secondo i miei studi, circa 150 milioni di dollari all'anno".

L'invito di Vandana Shiva è stato raccolto dalla "Campagna Questo Mondo non è in vendita", presentata alla Fiera "Tuttaunaltracosa" dall'Associazione Botteghe del Mondo e dalla centrale d'importazione Roba dell'Altro Mondo,
che la promuove insieme ad Arci, Rete Lilliput, Greenpeace, la federazione di ong Cipsi e altre organizzazioni italiane che lottano contro il neoliberismo. "Denunciare e fermare le storture del mercato globale è da sempre una priorità delle organizzazioni dello commercio equo - ha sottolineato Teresa Pecchini, presidente di Assobotteghe -, le prime a sviluppare un'esperienza di resistenza efficace all'aggressività della
globalizzazione". Appuntamento a Palermo, dal 4 al 7 luglio: è l'invito di Alberto Zoratti di Roba dell'altro mondo, tra i coordinatori della campagna. "I ministri del commercio dell'Unione Europea si troveranno a Palermo per concordare le prossime mosse del Wto prima di Cancun. Noi saremo lì, come Campagna, per convincerli che solo attraverso un commercio
equo e giusto sarà possibile restituire una vita decente alla maggioranza degli abitanti del pianeta".

Fonte: Fiera Tuttaunaltracosa

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