Usa: centri di detenzione segreti all'estero

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Gli Stati Uniti tengono rinchiusi migliaia di sospetti fermati nel quadro della guerra al terrorismo. Queste persone si trovano in oltre venti centri di detenzione, la meta' dei quali opera in segreto. La denuncia arriva da Human Rights First, l'associazione americana con sede a New York che si batte per il rispetto dei diritti umani. La segretezza che circonda quei centri di detenzione, afferma il gruppo in un Rapporto, rende "i metodi di detenzione non appropriati e gli abusi non probabili, ma inevitabili". I centri di cui l'organizzazione denuncia l'esistenza si trovano in Iraq, a Cuba, in Afghanistan, Pakistan, Giordania e a bordo di due navi americane.

Queste carceri non rispettano le norme internazionali in materia di trattamento dei prigionieri, si legge nel rapporto "Ending secret detention" ('Porre fine alle detenzioni segrete') diffuso dall'organizzazione a Washington lo stesso giorno in cui il segretario alla Difesa americano, Donald Rumsfeld, ha ammesso che i militari americani hanno tenuto rinchiuso un detenuto segretamente in Iraq.
L'uomo non era stato registrato e la sua presenza non era stata quindi denunciata al comitato internazionale della Croce Rossa. "Gli abusi di Guantanamo e Abu Ghraib non possono essere considerati isolatamente", ha dichiarato Deborah Pearlstein, di Human Rights First. "Il governo degli Stati Uniti tiene in carcere prigionieri in un sistema di carceri segrete situate all'estero fuori dalla portata di un'adeguata supervisione".

Tra questi centri di cui l'organizzazione ha ricevuto denunce da "molteplici fonti" figurano Kohat, Pakistan, nei pressi del confine con l'Afghanistan, la prigione di al-Jafr, centro per gli interrogatori gestito dalla Cia in Giordania e un centro situato sull'isola di Diego Garcia, nell'Oceano Indiano. Altri due presunti centri di detenzione si trovano a bordo delle imbarcazioni Uss Bataan e Uss Peleliu. La maggior parte delle prigioni si trova pero' in Iraq e della loro esistenza Washington ha dato notizia: Abu Ghraib, Camp Cropper, vicino Baghdad, Camp Bucca vicino Bassora e nove centri diretti da divisioni o brigate militari.

Il rapporto elenca poi altre carceri note, tra cui quelle in Afghanistan e Guantanamo. Human rights first chiede nel rapporto agli Stati Uniti di porre fine alle detenzioni segrete, comunicare alle famiglie dei detenuti la loro presenza nelle carceri, indagare sulle denunce di abusi, fornire una lista delle prigioni e permettere alla Croce Rossa di avere accesso immediato a tutti i detenuti. [GB]

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