Uranio, 185 e aumento delle armi italiane

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Un'inchiesta di Rainews 24 rivela che sette bambini con malformazioni genetiche sono nati da militari italiani che erano stati in missione in Somalia e nei Balcani. L'inchiesta parte dalla Sardegna, da un paese dove negli ultimi dieci anni i casi di bambini malformati si sono moltiplicati. Sul Nigrizia di maggio è consultabile la relazione annuale della presidenza del consiglio al parlamento sul commercio italiano delle armi. Il 55% delle nostre armi va ai paesi in via di sviluppo e un altro 6% in Europa orientale, compresa la Turchia. L'export autorizzato dal governo ammonta a 863 milioni di euro (1.671 miliardi di lire), l'1% in più dell'anno precedente. Nel 2001 sono state esportate armi dall'Italia in Medio Oriente per 160 milioni di euro, il 18,5% del totale. L'Arabia Saudita è stato il secondo acquirente in assoluto dopo la Svezia con 119 milioni di euro di materiale. Questa relazione potrebbe essere l'ultima, nonostante la mobilitazione della società civile che - come sottolinea Nigrizia - anche con il centro sinistra ha sollevato problematiche importanti senza trovare soluzioni. Il 25 marzo scorso è iniziata alla Camera la discussione del Disegno di Legge 1927, che modificherà sostanzialmente la legge 185 del 9 luglio 1990 sul controllo del commercio delle armi. Il dibattito parlamentare in aula riprenderà in queste settimane e il 27 maggio ci sarà la votazione. A Padova il prossimo venerdi si terrà un incontro organizzato da "Sbilanciamoci" intitolato "Economia a mano armata" e sabato si terrà, all'interno del World Social Agenda, una conferenza sulla "trasformazione dei conflitti" con la presentazione della Campagna "Io non taglio la corda" di "Un ponte per" contro la guerra in Iraq.
Pubblicato il: 29.04.2002
" Fonte: » Lettera22, Missione Oggi, Vita Non Profit, Nigrizia, Rai News 24, Lunaria;

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