Unip: intensi i lavori nei seminari su pace e non-violenza

Stampa

Presso l'Università Internazionale per la Pace di Rovereto si è conclusa, sabato scorso, la prima settimana di corso dedicato alla riflessione su Pace, conflitti e non-violenza nell'era della globalizzazione che coinvolge 25 partecipanti dall'America Latina e Centrale.
Le quattro giornate di lavoro hanno approfondito in particolare i temi di globalizzazione, violenza e pace grazie al contributo e all'apporto di Alejandro Benda㱀a, presidente e fondatore del Centro di Studi Internazionali di Managua, e di Giorgio Fodor, docente di Politica Economica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Trento.
Molte e coinvolgenti le riflessioni sviluppate: presupposti e condizioni del debito estero, del commercio internazionale, del militarismo e rispettive risposte popolari elaborate e sperimentate. Nell'evoluzione economica mondiale l'America Latina, pur occupando la periferia del mercato, è sempre stata molto integrata subendone influenze e condizionamenti, indirizzando pressoché interamente la produzione all'esportazione.
Evidente e palpabile, tra i partecipanti, l'assenza di fiducia verso i modelli economici esistenti e le logiche di esclusione che portano con sé e che impongono.
Si è presentata la varietà delle realtà latinoamericane e sottolineate le visioni comuni ove l'apporto delle varie esperienze dei partecipanti ha permesso di dare corpo e senso alle teorie espresse.
Al ruolo del linguaggio è stata data molta importanza ed attenzione: parole come etica, pace, violenza, riconciliazione assumono troppo spesso connotazioni e significati variabili e soffermarsi sulla loro definizione ha prodotto considerazioni necessarie per affrontare qualsiasi discorso di giustizia. Il concetto di etica, soprattutto, legato ad una percezione di equità, a condizioni di vita soddisfacenti ed a un sentimento comunitario, sembra troppo spesso contrapporsi al neo-liberalismo, strumento di violenza economica, sociale, culturale, pur condividendone questo la terminologia. Ne deriva che per costruire la pace è necessario smantellare tutte le strutture di violenza - economica, culturale, linguistica - al fine di cambiare le condizioni di base.

La giornata di sabato è stata invece riservata - grazie alla collaborazione con Fabio Pipiato, presidente della Fondazione Fontana di Trento - ad un confronto tra i partecipanti e le associazioni trentine sul tema della cooperazione, tanto diffusa sul nostro territorio, per condividere le diverse e reciproche visioni sulle motivazioni dell'intervento, le modalità, i significati culturali e l'impatto che azioni di solidarietà internazionale comportano. Pieno accordo è emerso sui caratteri qualitativi dello sviluppo: partecipativo, reciproco, equo e giusto, sostenibile, identitario, autonomo, nel rispetto dei tempi e dei processi ci ciascun territorio e della sua comunità.

I lavori proseguiranno durante l'intera settimana entrante con l'approfondimento di altre significative tematiche di pace e di impegno con la presenza di Mario L㳀pez Mart㭀nez, direttore dell'Istituto per la Pace e i Conflitti dell'Università di Granata, di Francesco Palermo, della Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di Verona e Giovanni Poggeschi, Accademia Europea di Bolzano.

Ultime notizie

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Dossier/ Materie prime critiche (4)

17 Settembre 2025
Oltre a quelli ambientali, l’estrazione di minerali critici comporta una serie di impatti diretti sulla vita di diversi gruppi vulnerabili. (Rita Cantalino)

Il blocco del porto di Trieste

16 Settembre 2025
Il blocco del porto di Trieste contro le armi per Israele e per l’applicazione del Trattato di pace. La mobilitazione di USB. (Laura Tussi)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad