Unesco: al via la Settimana mondiale dell'istruzione

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Col motto "Education for all week" inizia oggi la Settimana mondiale per l'istruzione. Promossa dall'Unesco, la settimana intende sensibilizzare istituzioni, governi, associazioni e scuole sul fatto che, nonostante l'istruzione sia un diritto sancito dalle carte internazionali, oltre 100 milioni di ragazzi non possono beneficiarne. Ciò significa che poco meno di un bambino su tre - o più esattamente il 14% - non riceve un'istruzione primaria: i due terzi di questi sono bambine. Tutto ciò li rende vulnerabili alla violenza, allo sfruttamento alle malattie e alla povertà.

La maggior parte di questi bambini vive nei Paesi del Sud del mondo: il 73% di essi si trova nell'Africa sub-sahariana (46 milioni), e nell'Asia meridionale e occidentale (44 milioni). Si tratta di Paesi tra i più indebitati del pianeta dove gli abitanti guadagnano in media - e sono costretti a vivere - con meno di un dollaro al giorno. Ma sono tuttora 1 milione e ottocentomila i ragazzi che non possono frequentare la scuola anche nei Paesi industrializzati. Gli sforzi della comunità internazionale sono insoddisfacenti: nei dieci anni tra il 1990 e il 2000 la percentuale di ragazzi che non frequenta la scuola è diminuita solo del 4%, e stante l'attuale ritmo, nel 2015 saranno ancora 100 milioni i ragazzi non iscritti ad un scuola.

Da tempo l'Unesco ed altre organizzazioni internazionali hanno lanciato la "Global Campaign for Education invitando i Paesi donatori ad impegnarsi maggiormente per raccogliere la cifra di 5,6 miliardi di dollari necessaria per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio relativi all'istruzione. [GB]

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